Rai Cultura

Il tuo browser non supporta video HTML5

Mario Lentano, I Romani che non ti aspetti

Storie bizzarre per menti curiose

 In I Romani che non ti aspetti, Storie bizzarre per menti curiose, illustrato da Caterina di Paolo per Carocci, Mario Lentano racconta aspetti poco noti della cultura da cui discende la nostra e ne indica possibili spiegazioni e retaggi. I greci e i romani attribuivano agli dei impulsi simili ai nostri; sentivano il mondo dei morti molto legato a quello dei vivi e immaginavano la possibilità di passaggi dall’uno all’altro; avevano una serie di “piccoli dei” con il compito di proteggerli in ogni fase di vita; prendevano sul serio i sogni come poi farà nei tempi moderni con altre finalità Sigmund Freud. Dai Saturnali con il loro capovolgimento di ruoli tra servi e padroni ai riti intorno alle partorienti, dai baci sulla bocca delle donne per vedere se avevano bevuto all’idea che ai confini del mondo ci siano creature deformi e spaventose, Lentano ci conduce all’interno della romanità in un percorso ricco di amene scoperte.  

Nel mondo antico i miti sono ovunque. Intanto circolano in forma orale, raccontati dalle balie per addormentare i loro bambini o dai maestri per educare i loro allievi; poi forniscono l'argomento di testi universalmente noti come i poemi omerici, che vengono imparati a memoria e rappresentano la base dell'istruzione elementare, o come le tragedie che vanno in scena ogni anno nei teatri di Atene. Ancora, le vicende del mito sono effigiate sui monumenti pubblici, ma anche su vasi, coppe e stoviglie che accompagnano i momenti della socialità quotidiana, per non parlare dei templi o delle statue che popolano il paesaggio delle città piccole e grandi e spesso raffigurano dèi o eroi, delle immagini poste su tombe o sarcofagi, persino dei proverbi o delle tante esclamazioni che rimandano al nome di un dio.

Mario Lentano insegna Lingua e letteratura latina all’Università di Siena.