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Daniel Raffini, A Roma con Pier Paolo Pasolini

La città come specchio

In A Roma con Pier Paolo Pasolini (Giulio Perrone editore), Daniel Raffini ricostruisce il rapporto tra l’autore di Ragazzi di vita e la città in cui approda nel 1950 con la madre in fuga dal Friuli. Raffini individua tre fasi di questa relazione: quella degli anni cinquanta in cui Pasolini scopre il sottoproletariato urbano che diventa protagonista dei suoi romanzi in dialetto romanesco; quella degli anni sessanta in cui vede Roma sgretolarsi sotto il peso della volgarità ed esprime il proprio sgomento attraverso le sue raccolte poetiche, e l’ultimo periodo, quello della città visionaria e decadente dei Parioli, di Vigna Clara e dell’Olgiata rappresentata in Petrolio. La Roma di Pier Paolo Pasolini non è mai ferma e neppure il suo osservatore; nell’introduzione di Filippo La Porta si sottolinea l’importanza dell’automobile per lo scrittore che si spostava incessamente di quartiere in quartiere con la sua Alfa Romeo, così come i personaggi dei suoi romanzi. Un'attenta ricognizione del mondo pasoliniano a partire dalla centralità che ha nella sua poetica una città ricca di contraddizioni e di stratificazioni come Roma.

In qualunque parte del mondo Pasolini si rechi – dalla vecchia Europa ai panorami lontani dell’Africa o dell’India – Roma resta sempre il termine di paragone, il luogo attorno a cui la riflessione si dispiega e la casa alla quale tornare. Quello di Pasolini verso la città è uno sguardo ricambiato, fatto allo stesso tempo di esibizionismo e vergogna, da entrambi i lati. La città si mostra, pare svelare il suo segreto, poi sembra sgretolarsi, fino a rimanere simulacro di sé stessa. 

Daniel Raffini è assegnista di ricerca e docente a contratto presso Sapienza Università di Roma. Si occupa di Letteratura italiana contemporanea, Letterature comparate e Digital Humanities. Tra i suoi oggetti di studio c’è la ricezione delle letterature straniere nelle riviste italiane tra le due guerre, i rapporti tra letteratura e intelligenza artificiale e vari autori italiani contemporanei (Lalla Romano, Pier Paolo Pasolini, Vincenzo Consolo, Gianni Celati, Juan Rodolfo Wilcock, Luciano Bianciardi).