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 La scomparsa di Harold Bloom

La scomparsa di Harold Bloom

Il critico letterario statunitense autore de "Il canone occidentale"

C’è poco tempo: perché sprecarlo con questa spazzatura invece di rileggere la Divina Commedia? Il mio compito è insegnare e scrivere i miei libri, non leggere questa spazzatura per comunicare al pubblico che è spazzatura
Harold Bloom

È morto ad 89 anni uno dei più grandi e discussi critici letterari americani. Ricordato soprattutto per il saggio del 1994 Il canone occidentale, 922 pagine con cui lo studioso si ripromette di "promuovere l’apprezzamento del genio e dimostrare come esso sia invariabilmente generato dallo stimolo di un genio precedente piuttosto che dal contesto politico e culturale” ( Il canone occidentale, Bur pag. 28).

Suddiviso in dieci capitoli  ai quali impone il nome delle dieci sefirot della Cabala ebraica, il libro descrive cento esemplari di menti creative, dal padre di tutti i poeti, Omero, fino ai nostri contemporanei Calvino e Montale. Ma a suo giudizio, il più grande - più grande persino di Dante -  fu il drammaturgo vittoriano William Shakespeare.

Nato a New York l'11 luglio 1930 e cresciuto in una famiglia ebraica, i suoi saggi - ne ha scritti più di 40 - sono studiati in tutto il mondo. Professore emerito all’università di Yale e Berg Professor di Lingua e Letteratura inglese alla New York University, Bloom è conosciuto in Italia per aver pubblicato, oltre al Canone, L’angoscia dell’influenza (Feltrinelli 1983), Shakespeare. L'invenzione dell'uomo, nella Collana Saggi stranieri (BUR 2003), Il Genio. Il senso dell'eccellenza attraverso le vite di cento individui non comuni (BUR 2004) e La saggezza dei libri (BUR 2007). Accusatore implacabile del mondo accademico statunitense, arrivò a definire i suoi colleghi rappresentanti della School of Resentment: "risentiti" ma lo stesso colpevoli di aver anteposto, nella critica letteraria, ai valori estetici di un'opera quelli ideologici.

La grandezza può essere passata di moda, come lo è il trascendente, ma è difficile continuare a vivere senza una qualche speranza di imbattersi nello straordinario
Harold Bloom