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Antonio Balsamo. La Convenzione di Palermo e l'eredità di Falcone

La Giornata della Legalità

Questo è un momento particolarmente importante per rafforzare a livello mondiale la Convenzione Internazionale di Palermo, l'unico strumento universale  di contrasto alla criminalità organizzata transnazionale

A parlare ai microfoni di Rai Cultura da Palermo, il giorno in cui si ricordano la dedizione e l’impegno di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è il magistrato Antonio Balsamo, Consulente Giuridico della Rappresentanza permanente italiana all’Onu a Vienna, l'organo diplomatico accreditato presso l'Ufficio delle Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali nella capitale austriaca, al fine di mantenere con queste istituzioni rapporti durevoli e continui.

Un mese prima di morire nella strage di Capaci, il 21 aprile 1992, Giovanni Falcone prese parte ai lavori della prima sessione della Commissione per la Criminalità e la Giustizia Penale delle Nazioni Unite a Vienna.  
Dal suo discorso di allora sono nate tutte le iniziative che in seguito hanno permesso di redigere la Convenzione di Palermo. Una preziosa eredità dunque e uno strumento indispensabile per contrastare la criminalità organizzata e tutti i più pericolosi fenomeni criminali: dalla mafia tradizionale a quella straniera, dal terrorismo al cybercrime, dal traffico di beni culturali al riciclaggio e alla corruzione più in generale.  

In questo momento Giovanni Falcone nella storia italiana dell’ultimo secolo è la persona più conosciuta e amata a livello internazionale. Il suo esempio è visto come un faro di speranza da tutti i paesi delle Nazioni Unite

Come è un esempio, a livello mondiale, la Fondazione Falcone, nata per promuovere la cultura della legalità nella società e nei giovani in particolare, favorendo attività culturali, di studio e di ricerca che favoriscano lo sviluppo di una coscienza antimafiosa.

I giovani in questo senso possono fare tantissimo perché, come diceva sempre Paolo Borsellino, sono i nostri migliori alleati