Richard Nixon con la sua famiglia: la moglie Pat e le due figlie Julie e Tricia
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In un momento della campagna elettorale per il Senato, nel 1950
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Dwight Eisenhower e Richard Nixon dopo la nomina a presidente e vicepresidente degli Stati Uniti, nel luglio 1952
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Presidente e vicepresidente degli Stati Uniti nella sala ovale alla Casa Bianca, nel 1954
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John Fitzgerald Kennedy e Richard Nixon nel corso del famoso faccia a faccia del 26 settembre 1960
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Il candidato alla presidenza nel corso di un comizio elettorale a Philadelphia a settembre del 1968, dietro il suo slogan della campagna elettorale: “Nixon è l’unico”
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Insieme a Spiro Agnew, vicepresidente di Nixon dal 1969 al 1973
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Richard Nixon in visita alle truppe americane in Vietnam, nel 1969
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Alcuni membri del Gabinetto di Nixon intenti a leggere telegrammi: il 3 novembre 1969 il presidente chiede agli americani di dimostrare il loro sostegno alla sua politica per il Vietnam
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Luglio 1969, il presidente accoglie personalmente i tre astronauti tornati dalla Luna
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Nixon annuncia l’invasione della Cambogia, il 20 maggio 1970
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In visita al Vaticano, con Paolo VI 29 settembre 1970
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Incontro alla Casa Bianca con Elvis Presley, il 21 dicembre 1970
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Lo storico viaggio in Cina del presidente nel 1972, qui durante l’incontro con il leader Mao Tse-Tung il 21 febbraio 1972
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La partenza di Richard Nixon con la moglie e le figlie dalla Casa Bianca, in seguito alle dimissioni del 9 agosto 1974 per lo scandalo Watergate
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La carriera del presidente
Richard Nixon, venticinque anni al servizio dell'America
La lunga carriera politica di Richard Nixon ricostruita attraverso un racconto per immagini. Dagli esordi come deputato del Congresso per il partito repubblicano, fino all’elezione come senatore per la California e vicepresidente degli Stati Uniti dal 1953 al 1961. Dalle presidenziali del 1960 con la sconfitta subita contro “l’uomo nuovo” Kennedy, a quelle discusse, ma vincenti del 1968, con la riconferma nel 1972. Il presidente del disimpegno militare in Vietnam, della distensione con le visite a Pechino e a Mosca è costretto nel 1972 a dimettersi, investito da uno scandalo per cui rischia un’incriminazione da parte del Congresso. Nel bene e nel male uno dei protagonisti della politica americana per venticinque anni.