Rai Cultura
Insieme al leader del Partito Comunista, Palmiro Togliatti
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Ritratto in mezzo a contadini, che Di Vittorio ha sempre posto al centro delle sue lotte sindacali
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Il sindacalista nel 1951 durante il congresso della Cgil che secondo lui doveva rimanere plurale e apartitica, senza perdere la vocazione politica
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Primo piano durante un comizio: si nota bene la sua imponente presenza fisica che lo ha sempre caratterizzato nel corso dell’attività sindacale
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Insieme a Luigi Longo durante il Congresso del Partito Comunista nel 1956
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Giuseppe Di Vittorio e Vittorio Foa nel 1952
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Moti di Reggio Calabria nel 1972, ritratti del sindacalista mai dimenticato dai militanti e dalla gente comune
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Storia di un sindacalista

Il racconto per immagini di Giuseppe Di Vittorio

La storia di Giuseppe Di Vittorio attraverso fotografie d’epoca che lo ritraggono nel corso della sua lunga attività. Da sindacalista in Puglia, nel suo paese di Cerignola e a Bari, fino all'elezione a deputato tra le fila dei socialisti nel 1921. Contrasta l'affermazione sempre più ampia dei fascisti, contribuendo ad organizzare le formazioni antifasciste degli arditi del popolo.

Nel 1945 il coronamento di tutta la sua attività a favore dei lavoratori: la nomina a segretario generale della Cgil

Dopo un lungo periodo di assenza forzata dall'Italia, ma sempre presente nel contrastare il Regime, viene liberato il 25 luglio 1943 a Ventotene, dove era stato confinato. Nel 1945 il coronamento di tutta la sua attività a favore dei lavoratori: la nomina a segretario generale della Cgil. Partecipa alla Costituente come deputato e viene confermato per due legislature. La sua fama e il prestigio acquisiti in tanti anni di lotte sindacali lo portano addirittura ad essere eletto nel 1949 presidente della Federazione sindacale mondiale.