Un giovane Pio La Torre ad un comizio a Bagheria, vicino Palermo
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Insieme a Nilde Iotti, nel 1976
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In compagnia di Giorgio Napolitano, nel 1977
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Pio La Torre durante un comizio, si nota un giovanissimo Massimo D'Alema
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Insieme ad Enrico Berlinguer
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Nel 1980, in compagnia di Ugo Pecchioli, Armando Cossutta e Dario Valori
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Primo piano del deputato siciliano
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Nel 1973, a Roma durante un congresso del partito
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Insieme ad Renzo Trivelli e Tullio Vecchietti, nel 1978
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Militanti del partito con una copia de L'Unità il 13 aprile 1982, giorno dell'assassinio di Pio La Torre e del suo autista Rosario Di Salvo
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Manifestazione a Roma in occasione della morte di Pio La Torre
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Un racconto per immagini
Pio La Torre
Uomo politico siciliano, impegnato da sempre nella lotta contro la mafia. Nel 1960 entra nel Comitato Centrale del Partito Comunista, diventando due anni più tardi segretario regionale in Sicilia. Nel 1972 lascia l’incarico, essendo eletto come deputato al Parlamento. Si impegna attivamente nelle Commissioni antimafia, proponendo una legge che introduce il reato di associazione mafiosa e prevede la confisca dei beni dei boss, con il conseguente riutilizzo sociale.
Lui stesso la definisce “una legge per la democrazia”. Nel 1981 torna in Sicilia nuovamente come segretario regionale del partito. Un anno dopo, il 30 aprile 1982, viene ucciso insieme al suo autista Rosario Di Salvo. La legge rivoluzionaria da lui proposta verrà approvata solo dopo quattro mesi dalla sua tragica scomparsa, contribuendo però a fare un passo avanti decisivo nella lotta contro la mafia.Uomo politico siciliano, impegnato da sempre nella lotta contro la mafia