Rai Cultura
Carcere di Santo Stefano, dove Pertini passa una parte del suo confino politico
1 / 21
Foto segnaletica in cui ritroviamo oltre a Sandro Pertini anche Antonio Gramsci, Riccardo Bauer, Ernesto Rossi, Luigi Delfini e Gino Lucetti
2 / 21
Pertini bambino insieme ai genitori e ai suoi fratelli. Era molto legato a sua madre
3 / 21
Un'immagine di Pertini durante il suo esilio a Nizza, nel 1929
4 / 21
Un ritratto del 1916 in uniforme. Partecipa alla Grande Guerra come tenente dei mitraglieri, distinguendosi per diverse azioni in prima linea
5 / 21
In un'immagine del 1940
6 / 21
Durante un comizio nel 1945. E' tra i membri della giunta rivoluzionaria del Comitato di Liberazione Nazionale durante l'insurrezione del 25 aprile 1945
7 / 21
8 luglio 1978: con 832 voti su 995 (l'appoggio di tutte le forze politiche tranne l'estrema destra) Pertini viene eletto Presidente della Repubblica
8 / 21
Primo piano del Presidente con la sua tradizionale pipa
9 / 21
Carla Voltolina, moglie di Pertini, in una foto del 1967
10 / 21
Pertini durante un incontro con Papa Paolo VI
11 / 21
4 agosto 1983, giuramento al Quirinale del primo governo Craxi
12 / 21
Pertini insieme agli atleti delle Olimpiadi di Mosca del 1980
13 / 21
Insieme a Nilde Jotti, nel 1984
14 / 21
Luglio 1982: una foto ricordo insieme alla nazionale italiana di calcio dopo la vittoria della Coppa del mondo in Spagna. Pertini segue la finale in tribuna a Madrid
15 / 21
Pertini con la Regina Elisabetta, durante una sua visita al Quirinale nel 1980
16 / 21
Insieme a Carla Fracci e Nureyev al Teatro dell'Opera di Roma nel 1980
17 / 21
Incontro con Papa Giovanni Paolo II nel 1982
18 / 21
Pertini ai funerali di Enrico Berlinguer, il 13 giugno 1984
19 / 21
Insieme alla moglie Carla Voltolina, nel 1979
20 / 21
Primo piano a Palazzo del Quirinale nel 1982
21 / 21

Sandro Pertini

Il presidente delle larghe maggioranze

Ricostruiamo la vita pubblica e privata di una delle figure più amate della politica italiana attraverso immagini d'epoca. Alessandro Pertini, per tutti Sandro, nasce a Stella (Savona) il 25 settembre 1896. Dopo avere partecipato alla Prima Guerra Mondiale con la carica di tenente dei mitraglieri, si iscrive nel 1924 al Partito Socialista e due anni dopo, nel 1926, viene condannato dal Regime fascista a cinque anni di confino. Riesce però a fuggire prima a Milano e poi a parigi, dove ottiene asilo politico. Ritorna in Italia nel 1929, viene nuovamente arrestato e condannato. Questa volta viene mandato otto anni al confino e nel 1943 torna libero. Non finiscono qui però le sue vicende giudiziarie, viene infatti arrestato e condannato a morte stavolta dai tedeschi. Riesce a sfuggire alla condanna, scappando dal carcere di Regina Coeli a Roma insieme a Giuseppe Saragat. Abbraccia la lotta partigiana diventando uno dei dirigenti del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. Nel Dopoguerra contribuisce alla ricostruzione del Partito Socialista insieme a Pietro Nenni e Giuseppe Saragat, diventando anche uno dei Padri Costituenti. Tra il 1968 e il 1976 assume la carica di Presidente della Camera e l'8 luglio1978, in seguito alle dimissioni di Giovanni Leone, viene eletto Presidente della Repubblica con una maggioranza senza precedenti. Raccoglie ben 832 voti su 995 a disposizione.

Pertini imprime alla figura istituzionale che ricopre una caratterizzazione completamente nuova, fatta di maggior dinamismo, unito ad una comunicazione semplice e molto efficace.

Tutto questo lo porta a raccogliere un larghissimo consenso popolare, consolidato dal suo atteggiamento schietto e forte in alcuni momenti cruciali della storia del Paese. Termina il suo mandato nel 1985, assumendo la carica di senatore a vita e scompare il 24 febbraio 1990, lasciando un segno indelebile nella storia italiana del XX secolo.