Cerimonia d'apertura tenutasi il 1 agosto 1936 all'Olympiastadion di Berlino, alla presenza del Fuhrer. Ad annunciarne il suo arrivo le fanfare dirette da Richard Strauss
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Adolf Hitler mentre allo stadio ricambia il saluto nazista degli atleti
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Immagine aerea dello Stadio Olimpico di Berlino, L'Olimpyastadion, costruito appositamente per le Olimpiadi del 1936
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Quattro dei componenti della squadra indiana di hochey. In particolare in basso a destra Dhyan Chand, la stella della squadra
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Atleti ai blocchi di partenza di una delle gare di velocità. Il primo da destra è Jesse Owens
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Un giudice con grande precisione cronometra l'atleta norvegese all'arrivo della finale dei 5000 metri
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Le vetture che portano gli ospiti d'onore parcheggiate in attesa fuori dallo stadio
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Una fase delle gare di scherma maschili
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Una delle partite di hockey sul prato del torneo olimpico
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L'atleta americano Cornelius Johnson durante la gara di salto in alto. Per la squadra olimpica americana sono presenti 16 atleti afroamericani, che il ministro tedesco Goebbels definisce pubblicamente: "Ausiliari negri Usa"
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I guidici per la gara eliminatoria dei 100 metri il 1 agosto 1936. Owens vincerà la finale dei 100 metri il giorno dopo, il 2 agosto
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Il tedoforo con la fiaccola olimpica in mano diretto verso lo Stadio Olimpico
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La squadra olimpica di nuoto maschile giapponese
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L'americano Marshall Wayne, medaglia d'oro nella gara dei tuffi
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Gli atleti americani, Jesse Owens (a destra) e Ralph Metcalf si tengono al caldo sotto le coperte durante le finali dei 100 metri. La coppia ha vinto rispettivamente medaglie d'oro e d'argento.
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Un tecnico tedesco controlla un'enorme telecamera elettronica collocata allo stadio e costruita da Telefunken, che trasmette in diretta per la prima volta, 8 ore al giorno, lo spettacolo dei Giochi Olimpici di Berlino
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Viene scolpito all'ingresso dello Stadio Olimpico il nome di Owens vincitore dei 200 metri. L'americano conquista in totale a Berlino 4 medaglie d'oro: 100 metri, 200 metri, salto in lungo e staffetta 4x100 metri, imponendosi come uno dei massimi protagonisti di questi Giochi Olimpici
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Un gruppo di atleti neozelandesi che lasciano Berlino per recarsi al Villaggio Olimpico, il 28 luglio 1936.
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Jesse Owens e il campione tedesco Luz Long parlano insieme allo stadio di Berlino durante una pausa dalle gare. Da avversari diventano poi amici, rimandendoci per tutta la vita
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Braciere con la fiamma olimpica accesa
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Berlino 1936
Le Olimpiadi di Hitler
Nel 1931 viene assegnata alla città di Berlino l’edizione dei giochi estivi del 1936. L’unica altra candidata rimasta in lizza era Barcellona, ma la Spagna si trovava sull’orlo di una guerra civile. Negli anni seguenti con l’affermazione del partito nazionalsocialista di Hitler e della sua politica sempre più feroce nei confronti di tutti gli oppositori politici e degli ebrei, non poche sono le polemiche sulla possibilità di revocare l’affidamento dei Giochi e diversi paesi minacciano di non accettare l’invito di partecipazione, con manifestazioni di dissenso che si organizzano in tutta Europa. E’ la prima volta nella storia delle Olimpiadi moderne che si delinea la possibilità di un boicottaggio da parte di alcuni paesi. Per cercare di spegnere le polemiche e dimostrare che le accuse di antisemitismo rappresentano solo propaganda contro il Regime nazista, Hitler fa inserire nella rappresentativa tedesca Helene Mayer, una delle più forti schermitrici della storia, di origini ebraiche da parte di padre.
Le XI Olimpiadi di Berlino 1936 in numeri:
1 - 16 agosto 1936
49 nazioni partecipanti
3962 atleti in gara
182 atleti italiani presenti
8 ore al giorno di copertura televisiva dell'evento
Il Regime commissiona anche la realizzazione di un documentario sulle Olimpiadi, affidato alla regista tedesca e simpatizzante nazista Leni Riefenstahl che viene distribuito nel 1938, con il titolo di “Olympia”. A rischiare di rovinare in parte questo progetto propagandistico è il successo di alcuni atleti di colore. In particolare l’americano Jesse Owens scrive la storia con alcuni successi che vanno ben oltre il valore sportivo. A Berlino vince quattro medaglie d’oro nei 100 metri, nei 200 metri, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100 metri, migliorando ben cinque record del mondo. Hitler abbandona lo stadio poco prima di dovere omaggiare l’americano e il suo nome verrà scolpito insieme a quelli degli altri atleti vincitori all’ingresso di quello stadio progettato e costruito per esaltare la nuova immagine della Germania nazista nel mondo. Curiosamente anche a ritorno in America di Owens l’accoglienza non è delle migliori da parte dell’America dei bianchi, che gli preferisce Glenn Morris per il titolo di atleta dell’anno.Questo evento è troppo importante per il Reich tedesco: è la più grande occasione per promuovere in ambito internazionale l’immagine di una Germania nuova, risollevatasi dopo la catastrofe della Prima Guerra Mondiale, più forte e unita e nello stesso tempo tollerante e pacifica.
Le XI Olimpiadi di Berlino 1936 in numeri:
1 - 16 agosto 1936
49 nazioni partecipanti
3962 atleti in gara
182 atleti italiani presenti
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