Rai Cultura
L'atleta Sergei Belov con la torcia olimpica durante la cerimonia d'apertura dei Giochi allo stadio centrale Lenin di Mosca
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Un momento della cerimonia di apertura, coordinata dal coreografo Yosiph Tumanov, del teatro Bolscioi di Mosca. Come si nota anche il pubblico partecipa alla coreografia
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L'orso Misha, disegnato da Victor Chizhikov e scelto come mascotte per le Olimpiadi di Mosca
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L'arena sportiva Lushniki Universal Hall nel centro di Mosca, costruita appositamente per i Giochi del 1980
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Judoka francesi, medagliati ai giochi olimpici del 1980 in posa nella Piazza Rossa a Mosca
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L'emblema delle Olimpiadi di Mosca 1980
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L'atleta italiana Sara Simeoni, durante la gara del salto in alto. Vincerà la medaglia d'oro battendo la dura concorrenza tedesca e russa
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La squadra femminile francese di scherma sorride e alza le braccia sul podio dopo aver vinto l'oro
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Alan Wells (L) della Gran Bretagna vince la finale dei 100 metri piani maschili davanti a Silvio Leonard da Cuba e Petar Petrov dalla Bulgaria
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La ginnasta brittanica Susan Cheesebrough durante una gara
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Pascale Trinquet a sinistra, schermidore francese gareggia contro il russo Belova a destra
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Lutz Dombrowski, atleta della Germania dell'Est, durante la gara di salto in lungo maschile
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Steven Ovett, della Gran Bretagna, si avvia a vincere la gara degli 800 metri piani. Da sinistra a destra: Detlef Wagenknecht, Sebastian Coe (medaglia d'argento), Agberto Concei Guimares, Steven Ovett (medaglia d'oro) e Nikolaï Kirov (medaglia di bronzo)
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Pietro Mennea, medaglia d'oro nei 200 metri piani, dopo avere stabilito l'anno prima, nel 1979, il record mondiale ai Giochi mondiali universitari di Città del Messico
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Primo piano di Pietro Mennea con la medaglia d'oro. Il velocista pugliese è stato eliminato in semifinale dei 100 metri piani mentre conquista la medaglia d'oro nei 200 metri piani
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Il podio dei 200 metri stile libero femminile di nuoto: Barbara Krause, medaglia d'oro, Ines Diers medaglia d'argento e bronzo Carmela Schmidt. Per molti degli atleti della squadra olimpica della Germania dell'Est si insinua il sospetto del doping
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L'atleta polacco Wladyslaw Kozakiewicz durante la finale del salto con l'asta, in cui ha battuto il record mondiale con 5,80 metri
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Il campione cubano Teofilo Stevenson a sinistra, con il sovietico Pyotr Zaev durante la finale dell'evento olimpico dei pesi massimi
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Foto di gruppo a ritorno dalle Olimpiadi degli atleti italiani con l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini che li riceve al Quirinale
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Mosca 1980

La seconda Olimpiade mutilata

Il 27 dicembre 1979 l'Unione Sovietica invade l'Afghanistan, appoggiando il governo filorusso nato da un colpo di stato interno avvenuto poco prima. Nuovamente le questioni extrasportive interferiscono con l'organizzazione dei Giochi olimpici. Gli Stati Uniti in risposta a questo attacco infatti chiedono con il presidente Carter di togliere l'organizzazione dei giochi ai russi. Il CIO cerca di mediare, pensando a soluzioni speciali, tra cui quella di gareggiare in modo "denazionalizzato": tutti sotto un'unica bandiera olimpica, mettendo da parte quelle appunto nazionali e celebrando le vittorie in nome del proprio Comitato Olimpico. Si crea un vero braccio di ferro, nessuna proposta viene accettata nè dal paese ospitante, nè dagli Usa, che a questo punto organizzano un boicottaggio, con l'appoggio di diverse nazioni alleate. La spaccatura diventa ufficiale e riflette i due blocchi politici mondiali. Anche all'interno dei singoli paesi si è costretti in alcuni casi a trovare più soluzioni. In Italia il Governo solidarizza con gli Stati Uniti, ma il Comitato Olimpico rimane libero di scegliere se partecipare e alla fine vengono esclusi solo gli atleti facenti parte delle Forze Armate. In Europa si assiste ad una spaccatura, con alcune nazioni che rinunciano e altre che inviano la propria squadra olimpica. Tra i tanti assenti anche la Cina.

Alla fine le nazioni partecipanti risultano 80, 12 in meno dell'edizione precedente di Montreal e addirittura 42 di meno rispetto a Monaco 1972. Un vero e proprio terremoto sportivo che sancisce la seconda edizione dei Giochi cosiddetta "mutilata", di dimensioni maggiori rispetto al boicottaggio africano di quattro anni prima in Canada.

L'edizione si apre con una monumentale cerimonia, 100.000 spetttatori sugli spalti e una manifestazione ideata e diretta dal noto coreografo Yosiph Tumanov. Anche gli spettatori vengono coinvolti, così da creare un'atmosfera ancora più intensa. Nonostante l'assenza di numerose squadre, i Giochi di Mosca alla fine risulteranno con alto tasso tecnico e agonistico. L'assenza statunitense permette a diversi atleti presenti di giocare un ruolo da protagonisti fino a poco tempo prima impensabile. L'ateltica leggera italiana conquista tre medaglie d'oro, con Maurizio Damilano nella marcia 20 km, con Pietro Mennea nei 200 metri piani dopo il record del mondo dell'anno prima nella medesima specialità ai Giochi mondiali universitari di Città del Messico e infine con Sara Simeoni nel salto in alto, dopo avere superato la durissima concorrenza tedesca e sovietica. Una curiosità, con la medaglia di bronzo ottenuta nella staffetta 4x400 piani, l'Italia si ritrova prima nazione occidentale nell'atletica leggera, davanti anche a Germania e Gran Bretagna. Anche altri atleti olimpici italiani conquistano in questa occasione una ribalta internazionale, come Dino Meneghin nel basket, Patrizio Oliva nel pugilato, Ezio Gamba e Angelo Parisi nel judo. Questa edizione è caratterizzata anche da numerosi episodi di arbitraggi e valutazioni da parte di giurie a netto vantaggio degli atleti russi e per i forti sospetti di doping in alcuni casi venuti a galla solo in seguito, i controlli durante la manifestazione non riscontrano nulla. L'Olimpiade
si chiude con la paura di un altro boicottaggio, vista l'assegnazione successiva dei Giochi estivi del 1984 a Los Angeles e del fatto che la politica possa influire da ora in avanti pesantemente anche su tutte le grandi manifestazioni sportive.

Le XXII Olimpiadi di Mosca in numeri:

19 luglio - 3 agosto

80 nazioni partecipanti

5179 atleti in gara

289 atleti italiani presenti

203 gare realizzate