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Ex Libris – Libri d'autore
A Soncino per la XXVI Giornata della Cultura Ebraica un dialogo tra letteratura e arte
Un viaggio tra letteratura, arte e spiritualità: è questo il cuore di Ex Libris – Libri d’autore, la mostra in corso dal 13 al 21 settembre 2025 presso l’Ex Filanda Meroni di Soncino (CR), in occasione della XXVI Giornata Europea della Cultura Ebraica. L’esposizione è curata da David Palterer, Marco Tonelli e Norberto Medardi.
Il percorso espositivo si apre con un lavoro inedito site-specific di Alfredo Pirri. La sua partecipazione al progetto Ex Libris, che trasforma un libro in un’opera d’arte, ha dato vita all’opera dal titolo Specchio chiaro, Specchio scuro. Per approfondire i pensieri dietro l'opera vi invitiamo a vedere Alfredo Pirri, lo specchio, il Talmud
Il volume scelto è il Trattato Berakhot, prima sezione del Talmud babilonese, stampato a Soncino nel 1483: si tratta del primo libro in assoluto stampato in ebraico. Cinque anni più tardi, nel 1488, sempre a Soncino, uscì la prima Bibbia completa in ebraico, destinata a diventare un riferimento fondamentale per la cultura ebraica europea. Proprio per questo motivo, Soncino è stata scelta come città capofila della Giornata Europea della Cultura Ebraica 2025, il cui tema è Il popolo del libro. L’originale di questa Bibbia è oggi ben conservato presso il Museo della Stampa – Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino, dove è possibile ammirarlo in un ambiente dedicato alla memoria storica della famiglia di tipografi e alla diffusione della cultura ebraica attraverso la stampa. Alfredo Pirri: Specchio chiaro, Specchio scuro 2025
L’opera di Alfredo Pirri, Specchio chiaro, Specchio scuro, consiste in una custodia in forma di specchio frantumato per una prima edizione italiana del 2015 del Trattato Berakhòt. L’opera evoca i molteplici livelli di lettura del testo e richiama il concetto puramente ebraico di “Specchio splendente” (אספקלריא המאירה), simbolo della capacità della scrittura sacra di riflettere conoscenza, saggezza e percezione spirituale. Nella tradizione ebraica, questo concetto indica la possibilità di comprendere questioni interiori e spirituali attraverso la parola scritta e l’esegesi biblica
Accanto all’opera di Pirri, la mostra presenta una nuova edizione della collezione Ex Libris, progetto nato nel 2015 dagli stessi curatori. In questa seconda sezione, volumi di letteratura israeliana moderna — tradotti in italiano — vengono reinterpretati da artisti italiani chiamati a realizzare un’opera unica, un esemplare “one off”, che dialoghi liberamente con il testo.
Il progetto, originariamente promosso dalla Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti (IIFCA), si arricchisce così di nuovi contributi che ampliano il legame tra scrittura e arti visive.
Il percorso espositivo dispone le opere come un ideale piano narrativo. I volumi-opera, protetti da cupole in plexiglass, evocano le Sĕfirōt cabalistiche, richiamando un universo simbolico che intreccia filosofia, misticismo e creatività contemporanea.
Tra i volumi scelti e reinterpretati dagli artisti figurano opere di grandi autori israeliani come Amos Oz, David Grossman, Abraham B. Yehoshua, Etgar Keret, Zeruya Shalev, Meir Shalev e molti altri. A dialogare con loro, artisti italiani del calibro di Roberto Barni, Mimmo Paladino, Marco Tirelli, Irma Blank, Paola Pezzi, Antonella Zazzera, Giosetta Fioroni e numerosi altri, ognuno con un intervento originale che fonde parola e immagine, racconto e materia.
L’elenco completo degli abbinamenti tra testi e artisti — da All’improvviso bussano alla porta di Etgar Keret interpretato da Marco Bagnoli, fino a L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev riletto da Antonella Zazzera — restituisce l’ampiezza e la ricchezza di un dialogo che attraversa generazioni e linguaggi.
In copertina: Antonella Zazzera: L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev
Il percorso espositivo si apre con un lavoro inedito site-specific di Alfredo Pirri. La sua partecipazione al progetto Ex Libris, che trasforma un libro in un’opera d’arte, ha dato vita all’opera dal titolo Specchio chiaro, Specchio scuro. Per approfondire i pensieri dietro l'opera vi invitiamo a vedere Alfredo Pirri, lo specchio, il Talmud
Il volume scelto è il Trattato Berakhot, prima sezione del Talmud babilonese, stampato a Soncino nel 1483: si tratta del primo libro in assoluto stampato in ebraico. Cinque anni più tardi, nel 1488, sempre a Soncino, uscì la prima Bibbia completa in ebraico, destinata a diventare un riferimento fondamentale per la cultura ebraica europea. Proprio per questo motivo, Soncino è stata scelta come città capofila della Giornata Europea della Cultura Ebraica 2025, il cui tema è Il popolo del libro. L’originale di questa Bibbia è oggi ben conservato presso il Museo della Stampa – Centro Studi Stampatori Ebrei di Soncino, dove è possibile ammirarlo in un ambiente dedicato alla memoria storica della famiglia di tipografi e alla diffusione della cultura ebraica attraverso la stampa.
Accanto all’opera di Pirri, la mostra presenta una nuova edizione della collezione Ex Libris, progetto nato nel 2015 dagli stessi curatori. In questa seconda sezione, volumi di letteratura israeliana moderna — tradotti in italiano — vengono reinterpretati da artisti italiani chiamati a realizzare un’opera unica, un esemplare “one off”, che dialoghi liberamente con il testo.
Il progetto, originariamente promosso dalla Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti (IIFCA), si arricchisce così di nuovi contributi che ampliano il legame tra scrittura e arti visive.
Il percorso espositivo dispone le opere come un ideale piano narrativo. I volumi-opera, protetti da cupole in plexiglass, evocano le Sĕfirōt cabalistiche, richiamando un universo simbolico che intreccia filosofia, misticismo e creatività contemporanea.
Giosetta Fioroni: Michael mio di Amos Oz
Tra i volumi scelti e reinterpretati dagli artisti figurano opere di grandi autori israeliani come Amos Oz, David Grossman, Abraham B. Yehoshua, Etgar Keret, Zeruya Shalev, Meir Shalev e molti altri. A dialogare con loro, artisti italiani del calibro di Roberto Barni, Mimmo Paladino, Marco Tirelli, Irma Blank, Paola Pezzi, Antonella Zazzera, Giosetta Fioroni e numerosi altri, ognuno con un intervento originale che fonde parola e immagine, racconto e materia.
L’elenco completo degli abbinamenti tra testi e artisti — da All’improvviso bussano alla porta di Etgar Keret interpretato da Marco Bagnoli, fino a L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev riletto da Antonella Zazzera — restituisce l’ampiezza e la ricchezza di un dialogo che attraversa generazioni e linguaggi.
In copertina: Antonella Zazzera: L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev