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Alessandro Zaccuri. Come non letto
10 classici più 1 che possono ancora cambiare il mondo
Come non letto. 10 classici più 1 che possono ancora cambiare il mondo (Ponte alle grazie, 2017).
Con la letteratura, forse, non si mangia. Ma si può dare da mangiare. I libri, se non altro quelle opere che meritano il nome di "classici", da sempre sono un nutrimento per l’anima, e in certi casi possono anche rivelarsi utili per nutrire i corpi o comunque per aiutare a vivere una vita più dignitosa. È quanto ha sperimentato lo scrittore e critico Alessandro Zaccuri nei suoi incontri pubblici, intitolati Come non letto, che sanciscono una positiva alleanza tra letteratura e solidarietà.
Alessandro Zaccuri è nato a La Spezia nel 1963. Giornalista del quotidiano «Avvenire», ha esordito come narratore nel 2003 con il reportage Milano, la città di nessuno (l’Ancora del Mediterraneo, Premio Biella Letteratura e Industria). Con Mondadori ha pubblicato i romanzi: Il signor figlio (2007, Premio Selezione Campiello), Infinita notte (2009) e Dopo il miracolo (2012, Premio Frignano e Premio Basilicata). È autore dei racconti raccolti in Che cos’è una casa (Cittadella, 2009), dell’Ebook Il Deposito (40k, 2010), del racconto per ragazzi Peppi va alle Hawaii (San Paolo, 2013) e di alcuni saggi su temi dell’immaginario contemporaneo: Citazioni pericolose (Fazi, 2000), Il futuro a vapore (Medusa, 2004) e In terra sconsacrata (Bompiani, 2008).Basta avere un concreto progetto di assistenza per i bisognosi, beni (non soldi) da raccogliere e un libro di cui parlare: Zaccuri racconta e interpreta, il pubblico porta in cambio la sua offerta materiale. La grande letteratura dimostra di non essere un passatempo per privilegiati e si conferma un’esperienza fondamentale e incisiva, non solo per il piacere del singolo lettore, ma per il bene della società nel suo complesso. E se anche non vogliamo più chiamarla “impegnata”, resta capace di dare il suo piccolo contributo per rendere il mondo un posto migliore.