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Edoardo Albinati. La convivenza pacifica

L'utopia possibile

Lo scrittore Edoardo Albinati, intervistato al Festival Materadio, la festa di Radio3 del 2016 Utopie e Distopie, parla dell’utopia della convivenza pacifica, partendo sia dalla sua esperienza di insegnante nel carcere di Rebibbia a Roma, sia da quella operatore umanitario (ha lavorato con l’Alto Commissariato per i Rifugiati in Afghanistan).

L’idea della pacifica convivenza, secondo Albinati, seppure non è realizzabile nella sua interezza, e neanche vi si deve aspirare, è parzialmente perseguibile:

una pacificazione universale non ci sarà mai, ma è possibile affrontare i singoli problemi locali, risolvendo un certo numero di conflitti.


Edoardo Albinati è nato a Roma nel 1956. Lavora come insegnante nel carcere di Rebibbia. Tra i suoi libri Maggio selvaggio, Orti di guerra, 19, Sintassi italiana, Svenimenti, Tuttalpiù muoio (scritto con Filippo Timi), Vita e morte di un ingegnere. Nel 2016 ha vinto il Premio Strega con La scuola cattolica.