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Nuccio Ordine. La convivenza

Il "continente" umano

In questo video Nuccio Ordine, intervistato al Festival Materadio, la festa di Radio3 del 2016 Utopie e Distopie, parla del tema della convivenza, partendo da una citazione del poeta inglese XVII secolo John Donne che diceva che gli uomini ma sono collegati tra di loro, come a formare un continente. Pertanto se un uomo muore la sua morte riguarda tutti gli altri uomini, è come se sparisse una parte dell’unico continente che è l’umanità. Da questa bellissima riflessione di Donne Hemingway prenderà spunto per il titolo del famoso romanzo Per chi suona la campana.

Queste parole suonano straordinarie in un’epoca, come quella contemporanea, dominata dall’utilitarismo e dall’egoismo, in cui lasciamo morire nell’indifferenza un numero sempre crescente di persone che attraversano il Mediterraneo, scappando dalla guerra e dalla fame.

La convivenza allora significa capire che la vita ha una senso solo se vissuta in funzione degli altri.


Nuccio Ordine (Diamante, 1958 - Cosenza, 2023) è stato tra i massimi studiosi del Rinascimento e di Giordano Bruno, cui ha dedicato tra gli altri i saggi, tradotti in varie lingue, La cabala dell'asino: asinità e conoscenza in Giordano Bruno (1987), La soglia dell'ombra: letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno (2003) e Contro il Vangelo armato: Giordano Bruno, Ronsard e la religione (2007). Tra i temi centrali dei suoi studi quelli sul dialogo e la novella cinquecenteschi (Teoria e situazione del dialogo nel Cinquecento, 1987; Teoria del riso e teoria della novella nel Cinquecento, 1996) e quelli sulle relazioni tra i saperi del Rinascimento (Le rendez-vous des savoir. Littérature, philosophie et diplomatie à la Renaissance, 1999).
Dal 2001 è stato professore ordinario di Teoria della letteratura presso l'Università della Calabria e dal 2005 di Letteratura italiana nel medesimo ateneo. 
Insignito in Francia dei titoli di cavaliere (2009) e di commendatore (2014) dell'Ordre des palmes académiques, oltreché della Légion d’honneur (2012), Nuccio Ordine è stato inoltre membro d’onore dell’Istituto di filosofia dell’Accademia russa delle scienze (2010), curatore di prestigiose collane editoriali nazionali ed estere e collaboratore del Corriere della sera. 
Dottore honoris causa della Pontificia Università di Comillas, era presidente del Centro Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani di Cosenza.
Nel 2023 era stato insignito del premio Principessa delle Asturie 2023 per la Comunicazione e le Scienze umane, riconoscimento che avrebbe dovuto essergli consegnato nel prossimo autunno. Tra i suoi lavori più recenti i saggi L'utilité de l'inutile: manifeste (2013; trad. it. L’utilità dell’inutile. Manifesto, 2013) in cui ribadisce la necessarietà di quei saperi il cui valore essenziale è scevro da finalità utilitaristiche, Tre corone per un re. L'impresa di Enrico III e i suoi misteri (2015), serrata indagine sulla politica attuata dal sovrano francese per porre fine ai fanatismi e alle guerre di religione, Classici per la vita. Una piccola biblioteca ideale (2016), illuminante invito alla lettura dei testi fondamentali della letteratura mondiale, Gli uomini non sono isole. I classici ci aiutano a vivere (2018) e George Steiner. L'ospite scomodo (2022), testimonianza dell'amicizia personale e intellettuale con il critico.