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Roberto Mordacci. I nuovi canoni dell`arte contemporanea
La reinterpretazione dei canoni classici
Roberto Mordacci, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017 - Le forme del creare, parla del tentativo negli ultimi anni dell'arte contemporanea di definire nuovi canoni, dopo la distruzione dei canoni classici avvenuta nel XX secolo. Il postmodernismo dagli anni '30 del secolo scorso ha definito l'arte come distruzione del canone, ma alla lunga questa provocazione non può durare. La distruzione del canone fine a se stessa non costruisce niente di autenticamente permanente, quello che accade oggi è la reinterpretazione del canone. Non è un caso che il Rinascimento riprendeva il canone classico e così la nuova modernità riprenderà il canone rinascimentale.
Se il classico è ciò che di ogni epoca permane, l’arte ha il compito di definire ciò che di sé resterà ed è questo sopravvivere al proprio tempo che la rende classica.
Roberto Mordacci è professore di Filosofia morale e Preside della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Lavora nel campo della bioetica, in particolare sulle questioni morali e giuridiche riguardanti le tecnologie di potenziamento umano e l’artificializzazione del vivente. Tra i suoi libri: Rispetto (Milano 2012); Bioetica. La libertà e il corpo nel mondo contemporaneo (Milano 2013); L’etica è per la persona (Milano 2015); Al cinema con il filosofo(Milano 2015).