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Silvia Vegetti Finzi. L'educazione emotiva
L'importanza della musica
Silvia Vegetti Finzi, intervistata al Festival della Filosofia di Modena 2018 Verità, parla dell’importanza di potenziare nel nostro sistema educativo l’educazione emotiva e spirituale. Ancora oggi prevale l’idea di un’educazione generale valida per tutti, mentre le emozioni sono molto personali. L’attenzione agli aspetti emotivi è presente nel metodo montessoriano che si rivolge al singolo bambino e ai suoi specifici talenti. Nella nostra società l’aspetto emotivo si è perso perché con la modernità si è stabilita una modalità utilitaristica, che mira alla ricerca dell’utile e non del vero e del giusto. I genitori stessi sono i primi a trascurare le emozioni dei figli in nome di un successo professionale, che non sempre corrisponde ai desideri dei figli.
Silvia Vegetti Finzi è stata a lungo professoressa di Psicologia dinamica presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pavia. I suoi interessi si rivolgono alla storia e alla teoria della psicoanalisi, con particolare riguardo all’identità femminile e al ruolo delle passioni nella costruzione dell’ordine simbolico. Si è inoltre interessata allo studio dei rapporti familiari e allo sviluppo psicologico dall’infanzia all’adolescenza. Tra i suoi libri: Volere un figlio. La nuova maternità tra natura e scienza (Milano 1997); L’età incerta. I nuovi adolescenti (Milano 2000); Parlar d’amore. Le donne e le stagioni della vita (Milano 2003); Quando i genitori si dividono. Le emozioni dei figli(Milano 2005); Nuovi nonni per nuovi nipoti. La gioia di un incontro (Milano 2008); La stanza del dialogo. Riflessioni sul ciclo della vita (Bellinzona 2009); Nuovi nonni per nuovi nipoti (Milano 2010); A piccoli passi: La psicologia dei bambini dall’attesa ai cinque anni (Milano 2013); Si può ancora essere felici? (Milano 2013); Una bambina senza stella. Le risorse segrete dell’infanzia per superare le difficoltà della vita (Milano 2015); L’ospite più atteso. Vivere e rivivere le emozioni della maternità(Torino 2017).
C’è una sottomissione della sfera emotiva alla categorie dell’utile, all’idea del successo sociale, e viene dimenticata la parte spirituale che i giovani riconoscono nella musica, che è un linguaggio straordinario, universale e individuale al tempo stesso.
Silvia Vegetti Finzi è stata a lungo professoressa di Psicologia dinamica presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pavia. I suoi interessi si rivolgono alla storia e alla teoria della psicoanalisi, con particolare riguardo all’identità femminile e al ruolo delle passioni nella costruzione dell’ordine simbolico. Si è inoltre interessata allo studio dei rapporti familiari e allo sviluppo psicologico dall’infanzia all’adolescenza. Tra i suoi libri: Volere un figlio. La nuova maternità tra natura e scienza (Milano 1997); L’età incerta. I nuovi adolescenti (Milano 2000); Parlar d’amore. Le donne e le stagioni della vita (Milano 2003); Quando i genitori si dividono. Le emozioni dei figli(Milano 2005); Nuovi nonni per nuovi nipoti. La gioia di un incontro (Milano 2008); La stanza del dialogo. Riflessioni sul ciclo della vita (Bellinzona 2009); Nuovi nonni per nuovi nipoti (Milano 2010); A piccoli passi: La psicologia dei bambini dall’attesa ai cinque anni (Milano 2013); Si può ancora essere felici? (Milano 2013); Una bambina senza stella. Le risorse segrete dell’infanzia per superare le difficoltà della vita (Milano 2015); L’ospite più atteso. Vivere e rivivere le emozioni della maternità(Torino 2017).