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Lucrezia Ercoli. Chiara Ferragni. Filosofia di una influencer
Il romanzo di formazione contemporaneo
La parola chiave è imitazione, che per Aristotele è veicolo di piacere e conoscenza, e si unisce sempre alla narrazione. La Ferragni, che unisce i due aspetti dell’imitazione e della narrazione, dal punto di vista del marketing descrive un cambio di paradigma: non si tratta più soltanto di vendere un prodotto, ma di inserire quel prodotto all’interno di una narrazione più ampia, legando sentimentalmente il consumatore alla cosa, attraverso un testimonial, che con la sua vita racconta qualcosa di più oltre al mero prodotto.Se esistesse uno spirito del tempo, probabilmente Chiara Ferragni ne sarebbe la perfetta declinazione: da un lato fashion blogger di successo, influencer con oltre 20 milioni di followers su Instagram, ma anche imprenditrice digitale. Nel suo saggio, la Ercoli tenta innanzitutto di liberarsi dagli stilemi della critica moralista e apocalittica che pensa alla Ferragni solo come ad un esempio della decadenza del presente, cercando invece di analizzare filosoficamente i meccanismi di immedesimazione che la legano ai suoi followers.
Infine, con la raccolta fondi, che ha procurato milioni di euro per la terapia intensiva di Milano o con il servizio fotografico agli Uffizi, che ha visto aumentare enormemente le presenza giovanili al museo fiorentino, la Ferragni ha dimostrato che esiste anche un contagio positivo, che sta tutto nel potere della condivisione.La Ferragni è una sorta di romanzo di formazione contemporaneo, completamente immerso nella società di massa e nelle sue storie Instagram costruisce una grammatica dell’autenticità, tipica della grande letteratura, ma con il linguaggio dei social. Inoltre, parlare della Ferragni significa anche parlare di noi stessi, perché anche noi viviamo, oltre che nello spazio pubblico, nello spazio virtuale e costruiamo la nostra narrazione sui social.
Lucrezia Ercoli insegna “Estetica” all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2011 è la direttrice artistica di “Popsophia. Filosofia del contemporaneo” e organizza spettacoli filosofici, mostre ed eventi culturali. Collabora e partecipa a diverse trasmissioni televisive Rai, ospite fissa del programma “Terza Pagina” in onda su Rai5 e Rai3 e del programma “Touch. Impronta digitale” in onda su Raiplay e Rai3. Scrive di filosofia e cultura pop su riviste e quotidiani nazionali, tra cui “Exibart” e “l’Unità“. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università Roma Tre, dopo la laurea in Filosofia a Padova e a Roma. Ha collaborato con le cattedre di “Estetica Musicale” e “Filosofia Morale” dell’Università degli Studi di Roma Tre.
Tra le sue ultime pubblicazioni: Lo spettacolo del male (Ponte alle Grazie, Milano 2024), Yesterday. FIlosofia della nostalgia (Ponte alle Grazie, Milano 2022), Dieci passi all’inferno (Il lavoro editoriale, Ancona 2021) e Chiara Ferragni. Filosofia di una influencer (Il Melangolo, Genova 2020). Alla pop filosofia ha dedicato il libro Che la forza sia con te! Esercizi di Popsophia (Il Melangolo, 2017), ha curato il numero della rivista filosofica “Lo Sguardo” dal titolo Popsophia, teoria e pratica di un nuovo genere filosofico e diretto la collana editoriale “Popsophia” per Mimesis edizioni. Ha scritto la prima monografia filosofica su Curzio Malaparte dal titolo Philosophe Malgrè Soi. Curzio Malaparte e il suo doppio (Roma, 2011), con la quale ha vinto il premio di “Frascati Filosofia, Opera Prima”; nel 2013 ha pubblicato il saggio Filosofia dell’Umorismo (Roma, 2013). Per la casa editrice Mimesis ha pubblicato la monografia Filosofia della crudeltà. Etica ed estetica di un enigma (Milano 2014). Nel 2014 le è stato conferito il premio “Marchigiana dell’anno” dal Centro Studi Marche di Roma.