Il tuo browser non supporta video HTML5
Giovanni Gentile. Lo storico della filosofia e l'organizzatore di cultura
Hervé A. Cavallera
Giovanni Gentile esordisce nel mondo speculativo come storico della filosofia e il suo primo libro di filosofia Rosmini e Gioberti, la sua tesi di laurea del 1898, è ancora considerato un classico e un punto di riferimento nella letteratura critica su questi due autori.
La filosofia di Marx del 1899 fu un testo rivoluzionario per quei tempi, tanto che fu lodato anche da Lenin, perché Gentile sostenne che Marx non era soltanto un agitatore politico e un economista, ma era soprattutto un filosofo e la sua azione doveva essere considerata dal punto di vista della sua incidenza speculativa.Fin dal primo momento la storia della filosofia in Gentile non è vista in maniera come una storia meramente filologica ma il discorso filologico è certamente connesso con quello speculativo cioè con far risaltare le ripercussioni che il pensiero degli autori trattati hanno sul presente.
Hervé A. Cavallera
La storia della filosofia sarebbe per tal modo [per filosofi come Hegel] la condizione della filosofia, non potendosi concepire ricerca scientifica che non si riconnetta a quanto è stato fatto anteriormente, e non ne sia la continuazione. Ma posta tale distinzione, e fatta quindi la storia della filosofia condizione della filosofia, era anche ovvio che questo rapporto di condizionamento si rovesciasse. […] Donde la conclusione, che quella storia della filosofia che deve precedere la filosofia, presuppone tuttavia la filosofia. ed ecco il circolo. […] poiché la filosofia e la sua storia sono tutt’uno come processo dello spirito.
Giovanni Gentile, Teoria generale dello spirito come atto puro, [I ed. 1916], VI ed. riv. Sansoni, Firenze 1959 pp.200-202
La cultura in tanto è cultura, in quanto forma l’uomo, forma l’anima, forma il cuore, in quanto non è una convinzione, che rimane nel cervello, ma penetra di dentro, si sostanzia, si immedesima con tutte le fibre della personalità, in guisa che, quando un uomo si appropria una convinzione, questa debba portare delle conseguenze pratiche nella sua vita, diventi cioè il criterio della condotta come ispirazione dell’anima, del cuore in guisa che non si possa più vivere, se non conformemente a quell’ideale che si è accettato.
Giovanni Gentile, discorso del 1929 in Politica e cultura, vol. II, a cura di H. A. Cavallera, Le Lettere, Firenze 1991, pp. 233-234
Hervé A. Cavallera, già professore ordinario, ora onorario, di Storia della Pedagogia nell’Università del Salento, ove ha ricoperto le cariche di Direttore di Dipartimento, di Presidente di Corso di laurea, di Senatore accademico. È stato membro della Commissione ministeriale per la riforma della scuola durante il Ministero Moratti; consulente del Consiglio Nazionale delle Ricerche; coordinatore nazionale di alcuni Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) ed è tuttora, per il Ministero dell’Università, valutatore dei Progetti nazionali per la ricerca. È stato componente dei Comitati scientifici della “Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice”, della “Fondazione Giovanni Gentile per gli studi filosofici”, dell’ “Associazione di Studi Emanuele Severino”, dell’ “Associazione Internazionale di Ricerca Elémire Zolla”; socio del “Centro Italiano per la ricerca storico-educativa” (di cui è stato componente del Direttivo e attualmente socio onorario), del “Centro Interuniversitario di Bioetica e Diritti umani”, di cui è stato direttore, della “Società di Storia Patria per la Puglia”, di cui è vicepresidente, della “Società Italiana di Pedagogia”. Ha curato la pubblicazione delle “Opere complete” del filosofo Giovanni Gentile. Per la sua attività di studioso e per i suoi volumi ha ricevuto i seguenti premi: Stilo d’oro – X Premio Nazionale di Pedagogia (2000); XXXVIII Premio Lunigiana-Cinque Terre, sezione “saggistica” (2003); XXII “Premio Firenze” (2004); Premio “Capri-San Michele” (2007); XVIII Premio Internazionale di Pedagogia (2007), “Premio Internazionale Salvatore Valitutti” (2007). Presidente del Comitato scientifico del “Centro per la filosofia italiana”, è direttore di varie collane editoriali e componente di diversi comitati scientifici di riviste italiane e internazionali. È al momento autore di 83 volumi (33 monografie - tra le più recenti Storia delle dottrine e delle istituzioni educative, 2017, Il progetto di un mondo migliore. Il contributo degli illuministi salentini, 2023, Essere e tempo in Ugo Spirito, 2025 - 35 edizioni critiche; 15 curatele) e di centinaia di scritti scientifici apparsi su riviste italiane e internazionali.