Il tuo browser non supporta video HTML5
Michele Ciliberto. Il Carteggio Croce-Gentile
Una riflessione sul Novecento filosofico italiano
È grave che la cultura italiana abbia ancora nei confronti di Gentile un atteggiamento non risolto, ed è una cosa non più tollerabile, perché bisognerebbe ormai guardare a quell’epoca da una diversa distanza, rivedere le personalità di quel tempo nella complessità della loro figura e della loro opera, tenendo presente che con Gentile ci troviamo davanti ad uno dei punti più alti della filosofia del XX secolo, oltre che ad un gigante sul piano dell’organizzazione culturale.Abbiamo organizzato questo convegno in seguito alla pubblicazione della nuova edizione del Carteggio tra Croce e Gentile, nella quale per la prima volta tutte le lettere sono state riunite negli stessi volumi, che è stata anche un’occasione per un lavoro di ripensamento del Novecento filosofico italiano nella sua interezza, che non riguarda solo Croce e Gentile.
Michele Ciliberto è presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze. Professore emerito di Storia della filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, è socio dell’Accademia dei Lincei e membro del comitato scientifico della Fondazione San Carlo di Modena. Dirige la rivista «Rinascimento» e fa parte del comitato scientifico della «Rivista di storia della filosofia» e di «Studi storici». Ha dedicato i suoi studi al pensiero rinascimentale e alla storia della filosofia e della cultura politica italiana in età contemporanea. Per l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana ha diretto il volume Croce e Gentile. La cultura italiana e l’Europa (Roma 2016). Ha pubblicato: Giordano Bruno. Il teatro della vita (Milano 2007); Biblioteca laica (a cura di, Roma-Bari 2008); La democrazia dispotica (Roma-Bari 2011); Eugenio Garin. Un intellettuale nel Novecento (Roma-Bari 2011); Italia laica. La costruzione delle libertà dei moderni (Roma 2012); Giordano Bruno. Un’autobiografia (a cura di, Roma 2013); Giordano Bruno. Parole, concetti, immagini (a cura di, Pisa 2014); Rinascimento (Pisa 2015); Il nuovo umanesimo (Roma-Bari 2017); Niccolò Machiavelli. Ragione e pazzia (Roma-Bari 2019).Hanno pesato su Gentile pregiudizi ideologici e il fatto che la filosofia italiana è stata incentrata, come criterio di giudizio generale, sull’opposizione tra fascismo e antifascismo. La contraddizione di fondo è che la filosofia dell’atto è una filosofia della libertà, l’atto come lo pensa Gentile è la massima espressione della libertà del pensiero.