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Giancristiano Desiderio. Così parlò Sossio
Solo la filosofia ci può salvare
Il volume alterna saggi, scritti e la corrispondenza tra Sossio Giametta e Giancristiano Desiderio. Da Aristotele a Giordano Bruno, da Spinoza a Nietzsche, da Kant a Schopenhauer, da Leibniz a Vico e Hegel passando per Francesco De Sanctis, insieme a quello che Giametta considera “il primo maestro”, Benedetto Croce, prende vita un dialogo filosofico che restituisce, in modo piano, una visione completa e chiara del pensiero filosofico di Sossio Giametta.
Così parlò Sossio è l'ultimo libro di Sossio Giametta ed anche il suo testamento spirituale, quindi è qualcosa di più di un libro.
Giancristiano Desiderio
Tre sono le idee di questo libro: l’amicizia, la filosofia, la libertà.
Giancristiano Desiderio
All’uomo non va tolta nessuna debolezza o grandezza che gli viene dal suo essere umano.
Sossio Giametta
È difficile – non voglio dire impossibile – pensare umanamente l’essere. Non per la sua complicatezza, ma perla sua semplicità. L’essere è la cosa più semplice e la sola che esista, ma proprio perciò, noi che viviamo in un mondo derivato, cioè complicato, facciamo fatica a pensarlo come tale. All’essere non si arriva scalando a ritroso i fenomeni, come Kant ha dimostrato: tra fenomeni e noumeno, tra finito e infinito non c’è passaggio, non c’è ponte; all’essere si arriva per necessità, perché semplicemente non si può non pensarlo alla base di tutto. Noi viviamo in un mondo finito, oscillante e di contrasti: vita-morte, bello-brutto, vero-falso, superiore-inferiore, e non riusciamo a pensare l’essere infinito privo di contrasti. L’essere, che è senza inizio e senza fine, è l’inizio logico (non temporale) e anche la fine logica di tutto, è eterno dunque e infinito perché il finito è sempre derivato, ossia complicato, quindi antropomorfico.
Sossio Giametta
Il lettore italiano di Friedrich Nietzsche è in realtà il lettore di Sossio Giametta perché in Italia il pensiero di Zarathustra si esprime con la lingua de Il mago del sud.
Con questo bel titolo, che fa da contraltare a Il mago del nord che fu Johann Georg Hamann e che è il titolo di un gran libro di Isaiah Berlin, Marco Lanterna ha raccolto e
pubblicato in un bellissimo libro edito da Olio Officina Book le testimonianze di amici e filosofi, lettori e ammiratori che han tutti una particolarità: sono tutti pazzi per
Sossio. Infatti, come si fa a non esser pazzi per il maggior filosofo italiano vivente? Filosofo vero – ecco il punto da sottolineare – e non professore di filosofia.
Giancristiano Desiderio
Sossio Giametta (1929 – 2024), filosofo, saggista, scrittore, traduttore e giornalista. Ha collaborato con Giorgio Colli e Mazzino Montinari all’edizione delle Opere di Nietzsche e del filosofo di Così parlò Zarathustra ha tradotto anche quattro volumi dei frammenti postumi. Ha tradotto anche Giulio Cesare, Spinoza, Schopenhauer, Goethe, Hegel, Stirner, Freud. Il suo pensiero è raccolto in: Il bue squartato e altri macelli. La dolce filosofia, L’oro prezioso dell’essere. Saggi filosofici, Cortocircuiti. Per Bibliopolis ha pubblicato: Hamann nel giudizio di Hegel, Goethe, Croce, Eterodossie crociane, Commento a Umano, troppo umano, aforisma per aforisma.
Giancristiano Desiderio (1968) è studioso del pensiero e della vita di Benedetto Croce e ha pubblicato la particolare biografia filosofica in tre volumi Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce. Ha interesse per i concetti di verità e potere, governo e libertà e la sua opera, d’impronta civile, si svolge in una dimensione extra-accademica. I suoi ultimi libri sono: football, Croce ed Einaudi, Machiavelli e il liberalismo, L’Anti-Marx, La filosofia civile di Stefano Cusani. Scrive per il «Corriere della Sera» e altre testate come «il Giornale» e «La Ragione».