Il tuo browser non supporta video HTML5
Rodolfo Sideri. Pensabilità della storia e temporalità
Giovanni Gentile a 150 anni dalla nascita
La storia, secondo Gentile, è operazione umana e l’uomo è un continuo farsi, in quanto essere spirituale. Solo lo spirito è divenire, mentre la materia non diviene e abbiamo una storia dell’uomo perché l’uomo è spirito, quindi svolgimento e divenire. L’uomo si colloca nella storia, ma nello stesso tempo Gentile parla dell’eternità dell’atto del pensare, determinando così quella che lui stesso chiama l’antinomia della storia, cioè due proposizioni ugualmente giustificabili, per cui lo spirito è storia in quanto svolgimento dialettico e non è storia in quanto atto eterno del pensare.
Un’antinomia che risolve collocando il tempo nell’eternità e l’eternità nel tempo: il pensiero umano è un processo infinito che riguarda quell’io trascendentale in cui ognuno di noi è e collocato e nel momento in cui pensiamo ci troviamo in un eterno presente.
Il pensiero di Gentile è certamente inattuale in un’epoca in cui la storia sembra schiacciare l’uomo, che si disinteressa della costruzione del futuro, ma proprio in questa inattualità si offrono alcune possibilità di ripensare il destino umano e di tornare a riflettere sulla responsabilità della storia, proprio mentre si parla di fine della storia, che per Gentile coincide con la fine dell’uomo, perché l’uomo fuori dalla storia non è nulla.È uno scopo essenzialmente etico quello di Gentile, tentare di sottrarre l’uomo alla temporalità per renderlo infinito, per dargli quella responsabilità del mondo, la divina responsabilità del reale, che è tipica dell’idealismo.
Non c’è verità dell’immanenza fuori dalla trascendenza, trascendenza che per Gentile non è la riproposizione di un dualismo tra terra e cielo, ma è semplicemente il fatto che l’uomo è continuo sforzo - l’uomo non deve sostare come un’anima pigra - l’uomo di Gentile è tale in quanto si fa uomo, lottando in questa vita e creando la propria storia.
Rodolfo Sideri è docente di Filosofia e Storia. Vicepresidente del “Centro per la filosofia italiana” è anche caporedattore della rivista scientifica “Il Contributo”. Si interessa di filosofia italiana e in particolare di Giovanni Gentile, a cui ha dedicato una monografia nel 2020, e dei suoi allievi, in particolare Ugo Spirito e Guido Calogero. La sua ricerca riguarda inoltre il fascismo e la cultura della destra italiana dopo il fascismo. Tra i suoi volumi più recenti. Il realismo della politica: Nino Tripodi e l'Istituto Nazionale di Studi Politici ed Economici (2024), Dal nazionalismo alla R.S.I.: l'itinerario politico-intellettuale di Francesco Ercole (2023); Con Mussolini e oltre: Giovanni Gentile da Marx alla destra postfascista (2020).