Alla prova del tempo 2025
Napoli, III edizione
21-Nov-2025 > 23-Nov-2025
Confermata per il secondo anno consecutivo la classica e suggestiva Sala dell’Auditorium del Museo Archeologico Nazionale per la III edizione di Alla prova del tempo dal 21 al 23 novembre 2025. Tre giorni dedicati a Storia con città. Futuro, presente, passato in uno spazio culturale di grande dinamismo, impegnato nella promozione della conoscenza di un passato soltanto apparentemente remoto, che promuove iniziative condivise e aperte alla cittadinanza.
Centrate sul tema della città, le tre giornate saranno caratterizzate, come nelle trascorse edizioni, da lectio magistralis. Si enterà nel vivo della città per conoscere, approfondire e indagare le traformazioni che subiscono, le complessità che le animano, il loro essere spazi politici con identità che le definivano, come l’essere state in passato luoghi aperti a flussi migratori che ne hanno modificato la forma, fino a trasformarle in metropoli. A tal proposito si parlerà anche della crisi della forma urbis tradizionale.
Tutti gli incontri saranno introdotti da Paolo Di Paolo.
“Diversi i motivi per cui è importante il tema di questa edizione del festival, a partire dal fatto che il legame tra città e storia è strettissimo – spiega Gennaro Carillo. C’è chi fa coincidere l’inizio della storia con l’origine delle prime città, che peraltro si perde nella notte dei tempi. Al punto che alla domanda su quale sia la prima città in assoluto è pressoché impossibile rispondere. Ma proprio perché organismo vivente, la città diviene, si trasforma nel tempo, mai identica a sé stessa. È dunque un prodotto storico per eccellenza, come il linguaggio quando parliamo di città, parliamo della forma del mondo a venire, con lo spazio non urbano, non occupato da città, destinato a essere sempre più residuale. È un destino non privo di ombre, di rischi, di ambivalenze. Ma la storia guarda anche al futuro, è anche storia del futuro”.
“Anche quest’anno – sottolinea Marinella Pomarici, presidente di A Voce Alta – daremo grande spazio ai giovani: oltre agli allievi di alcune scuole medie superiori, saranno protagonisti attivi di questa edizione gli studenti dell’Università Federico II e quelli della Scuola Superiore Meridionale, con forme di partecipazione nuove e differenti. Il sempre maggior coinvolgimento delle giovani generazioni e il traguardo della terza edizione sono, per la nostra associazione, motivo di grande soddisfazione, a conferma di un impegno coerente che dura da vent’anni, teso a contribuire alla costruzione di una comunità consapevole e informata, attraverso la promozione della lettura e la conoscenza della stori”.
Lectio magistralis. Venerdì 21 novembre. Alle ore 12.00 Luciano Canfora, Atene fra mito e realtà. Alle 15.30 Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, sarà in dialogo con Daniela Preziosi, giornalista del quotidiano “Domani”, sullo stato presente e futuro delle città. Seguirà alle 16.30 Tomaso Montanari, Città e sicurezza: la prospettiva del Buon governo di Siena. Chiuderà la giornata alle ore 17.45 Laura Pepe, Modelli (opposti) di città fra Atene e Sparta.
Lectio magistralis. Sabato 22 novembre. Alle ore 10.30 Pasquale Palmieri, Milano, anni Ottanta, letture di Cecilia Lupoli. Alle ore 12.00 Annalisa Metta e Elena Granata, Le città che accolgono. Ore 15.30 Paolo Di Paolo, Una città di inchiostro e di rivoluzione: la Torino gobettiana. Alle ore 16.30 Marco d’Eramo, La città turistica: un prodotto della modernità. Alle ore 17.45 Alessandro Vanoli, Metamorfosi delle città nel tempo e nello spazio
Lectio magistralis. Domenica 23 novembre 10.30 Matteo Palumbo, Città nella letteratura. Alle ore 12.00 Amedeo Feniello, Città sulla Via della Seta. Alle ore 15.00 Debate fra studenti delle scuole medie superiori. Alle ore 16.30 Francesco M. Cataluccio, Vado a vedere se di là è meglio: uno sguardo sull’est Europa. Alle 17.45 Nicola Lagioia e Paolo Di Paolo, Città di pietra / Città di carta: due scrittori in dialogo sulla città contemporanea.
Come nelle trascorse edizioni, non mancherà l’atteso appuntamento con Prendersi a parole, ovvero “debate” – gara di parole e argomentazioni – intorno al tema del festival, che quest’anno vedrà impegnate due squadre del Liceo Umberto I di Napoli.
Durante il Festival saranno proiettati video realizzati da studenti delle scuole.
Il festival è ideato e organizzato dall’Associazione APS A Voce Alta, con il coordinamento scientifico dei professori Gennaro Carillo e Andrea Mazzucchi, è promosso e finanziato dal Comune di Napoli con il sostegno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II e la Scuola Superiore Meridionale di Napoli.
Centrate sul tema della città, le tre giornate saranno caratterizzate, come nelle trascorse edizioni, da lectio magistralis. Si enterà nel vivo della città per conoscere, approfondire e indagare le traformazioni che subiscono, le complessità che le animano, il loro essere spazi politici con identità che le definivano, come l’essere state in passato luoghi aperti a flussi migratori che ne hanno modificato la forma, fino a trasformarle in metropoli. A tal proposito si parlerà anche della crisi della forma urbis tradizionale.
Tutti gli incontri saranno introdotti da Paolo Di Paolo.
“Diversi i motivi per cui è importante il tema di questa edizione del festival, a partire dal fatto che il legame tra città e storia è strettissimo – spiega Gennaro Carillo. C’è chi fa coincidere l’inizio della storia con l’origine delle prime città, che peraltro si perde nella notte dei tempi. Al punto che alla domanda su quale sia la prima città in assoluto è pressoché impossibile rispondere. Ma proprio perché organismo vivente, la città diviene, si trasforma nel tempo, mai identica a sé stessa. È dunque un prodotto storico per eccellenza, come il linguaggio quando parliamo di città, parliamo della forma del mondo a venire, con lo spazio non urbano, non occupato da città, destinato a essere sempre più residuale. È un destino non privo di ombre, di rischi, di ambivalenze. Ma la storia guarda anche al futuro, è anche storia del futuro”.
“Anche quest’anno – sottolinea Marinella Pomarici, presidente di A Voce Alta – daremo grande spazio ai giovani: oltre agli allievi di alcune scuole medie superiori, saranno protagonisti attivi di questa edizione gli studenti dell’Università Federico II e quelli della Scuola Superiore Meridionale, con forme di partecipazione nuove e differenti. Il sempre maggior coinvolgimento delle giovani generazioni e il traguardo della terza edizione sono, per la nostra associazione, motivo di grande soddisfazione, a conferma di un impegno coerente che dura da vent’anni, teso a contribuire alla costruzione di una comunità consapevole e informata, attraverso la promozione della lettura e la conoscenza della stori”.
Lectio magistralis. Venerdì 21 novembre. Alle ore 12.00 Luciano Canfora, Atene fra mito e realtà. Alle 15.30 Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, sarà in dialogo con Daniela Preziosi, giornalista del quotidiano “Domani”, sullo stato presente e futuro delle città. Seguirà alle 16.30 Tomaso Montanari, Città e sicurezza: la prospettiva del Buon governo di Siena. Chiuderà la giornata alle ore 17.45 Laura Pepe, Modelli (opposti) di città fra Atene e Sparta.
Lectio magistralis. Sabato 22 novembre. Alle ore 10.30 Pasquale Palmieri, Milano, anni Ottanta, letture di Cecilia Lupoli. Alle ore 12.00 Annalisa Metta e Elena Granata, Le città che accolgono. Ore 15.30 Paolo Di Paolo, Una città di inchiostro e di rivoluzione: la Torino gobettiana. Alle ore 16.30 Marco d’Eramo, La città turistica: un prodotto della modernità. Alle ore 17.45 Alessandro Vanoli, Metamorfosi delle città nel tempo e nello spazio
Lectio magistralis. Domenica 23 novembre 10.30 Matteo Palumbo, Città nella letteratura. Alle ore 12.00 Amedeo Feniello, Città sulla Via della Seta. Alle ore 15.00 Debate fra studenti delle scuole medie superiori. Alle ore 16.30 Francesco M. Cataluccio, Vado a vedere se di là è meglio: uno sguardo sull’est Europa. Alle 17.45 Nicola Lagioia e Paolo Di Paolo, Città di pietra / Città di carta: due scrittori in dialogo sulla città contemporanea.
Come nelle trascorse edizioni, non mancherà l’atteso appuntamento con Prendersi a parole, ovvero “debate” – gara di parole e argomentazioni – intorno al tema del festival, che quest’anno vedrà impegnate due squadre del Liceo Umberto I di Napoli.
Durante il Festival saranno proiettati video realizzati da studenti delle scuole.
Il festival è ideato e organizzato dall’Associazione APS A Voce Alta, con il coordinamento scientifico dei professori Gennaro Carillo e Andrea Mazzucchi, è promosso e finanziato dal Comune di Napoli con il sostegno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II e la Scuola Superiore Meridionale di Napoli.