Rai Cultura

Di-stanze musicali

Il doc di Rai Cultura

L’esperienza anomala del fare musica rispettando il distanziamento sociale, indossando dispositivi individuali di protezione, in un auditorium senza pubblico. Aspetti del progetto “Concerti per la ripresa” - che ha visto l’Orchestra Sinfonica della Rai, diretta dal Maestro Daniele Gatti, impegnata a suonare nuovamente dal vivo nel rispetto di un rigido protocollo di sicurezza - raccontati dal doc di Rai Cultura “Di-stanze musicali”, per la regia Ariella Beddini, andato in onda in prima visione ad agosto 2020 su Rai5.
I protagonisti sono il Maestro Daniele Gatti, il direttore artistico Ernesto Schiavi e alcuni professori, tra cui i violini di spalla Milani e Ranfaldi, la prima viola Ula Ulijona ed altre figure dell’Orchestra, che spiegano in maniera coinvolgente, ma inaspettatamente divertente, difficoltà e soluzioni individuate per permettere l’esecuzione di un concerto in condizioni certamente anomale.
Obiettivo sugli aspetti soggettivi del pensiero e dell’azione musicale: la voglia di tornare a fare musica, l’emozione di suonare di nuovo insieme, ma anche lo sconcerto generato dalla situazione; e sugli aspetti oggettivi e tecnici: le difficoltà generate dall’uso della mascherina, dal distanziamento sul palco, dagli schermi protettivi.
In primo piano, inoltre, l’assenza del pubblico in sala e la inevitabile ricaduta emotiva e percettiva. A questo argomento si collega il senso dell’operazione “concerti in TV streaming e radio”: la voglia di suonare risponde anche alla necessità di condividere la fortuna di appartenere a una grande istituzione come la Rai, che ha molte strade per raggiungere il pubblico.
Il Maestro Gatti parla del dovere morale di creare le condizioni per tornare a suonare tutti, della necessità di accettare le limitazioni, ma anche del limite come opportunità, e delle profonde emozioni che ha suscitato l’assenza di pubblico in sala, accompagnata dalla consapevolezza di essere in onda dal vivo.
Lo speciale integra interviste, squarci di prove e backstage, con brani dei concerti live per creare un ritratto informato e vivace di questa inusuale e coraggiosa proposta musicale dell’OSN.