Rai Cultura

Il tuo browser non supporta video HTML5

Ornella Vanoni, la Signora della musica italiana

La scomparsa della cantante, attrice e conduttrice televisiva

"La signora della musica italiana", come la chiamavano tutti, si è spenta la sera del 21 novembre all'età di 91 anni. 

Era nata il 22 settembre 1934 a Milano. Cantante, attrice, conduttrice televisiva, era considerata tra le voci più autorevoli della musica leggera e della canzone d'autore. Tutto comincia all'Accademia d'Arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano dove incontra Giorgio Strehler, il suo primo grande amore.

Una lunga carriera, iniziata nel 1956 come attrice e nel 1957 come cantante, segnata da successi come “Senza fine”, scritta da Gino Paoli, “Che cosa c'è”, “L'appuntamento”, “Tristezza”,“La musica è finita”, brano scritto da Franco Califano, presentato a Sanremo in abbinamento con Mario Guarnera nel 1967. Proprio la "città dei fiori" nel 1999 le assegnò il Premio Città di Sanremo alla carriera,  prima artista nella storia del Festival a ricevere questo riconoscimento. Inoltre, è stata l'unica donna e la prima artista in assoluto ad aver vinto due Premi Tenco

Per la RAI ha partecipato a varietà musicali indimenticabili al fianco di attori come Walter Chiari ne L'appuntamento (1973), Gigi Proietti in Fatti e fattacci (1975), scritto e diretto da Antonello Falqui, Io ci provo (1970) con Paolo Ferrari. Protagonista del mini varietà E tu che fai? Io stasera vado a casa di Ornella (1971) dove intervistava, cantava e recitava con i suoi ospiti: da Vittorio De Sica a Lucio Battisti, da Patty Pravo a Bruno Lauzi.

Le canzoni della mala milanese sono state il suo primo cavallo di battaglia canoro, un repertorio popolare che racconta storie di malavita, nato negli anni Cinquanta grazie al lavoro di artisti che gravitavano intorno al Piccolo Teatro di Strehler.

Nel filmato, tratto dallo spettacolo Giardino d'inverno in onda sul Primo Programma della Rai nel 1961, predecessore del più celebre Studio Uno, Ornella Vanoni si esibisce proprio in una canzone della malavita - Hanno ammazzato il Mario in bicicletta - per poi cambiare completamente registro, quasi a voler abbandonare definitivamente il genere per proporsi al pubblico in tutt'altra veste.