1977. Un anno spartiacque

Una generazione raccontata da Tano D'Amico e Pablo Echaurren

E' stato un anno cruciale il 1977 nella storia di questo paese, eppure, al contrario del 1968, viene ricordato di rado e spesso solo per la scia di violenze che si portò dietro. Ben venga dunque una mostra romana che ripropone all'attenzione di chi c'era ma anche dei più giovani, un periodo che merita certamente un ricordo ed una riflessione. L'esposizione è sostanzialmente il ritratto dell’umanità, dei fatti e degli eventi accaduti nell’anno 1977, la storia di una generazione e di un paese raccontata attraverso le immagini  di uno tra i maggiori fotografi italiani e le opere di un artista tra i più interessanti della scena contemporanea.

La scelta è giustamente caduta sul fotografo Tano D'Amico, che ha seguito  da vicino il movimento studentesco e operaio lungo tutto il suo percorso, attraversando per intero gli anni Settanta, con immagini che vanno, dirà – oltre il cliché della violenza. È vicino agli operai, ai minatori, alle femministe. Fotografa le carceri, le caserme, i manicomi. Lavora anche con le varie etnie Rom cercando di raccontarle più con immagini di gioia che di povertà e dolore.

D’Amico è il fotografo dei senza potere, dei vinti, di cui riesce a cogliere la bellezza umana del disagio sociale

Le sue immagini cercano di restituire dignità a coloro cui la dignità è stata tolta. Li rappresenta con complicità, simpatia, partecipazione, facendo del bianco e nero e dell’obiettivo 35 mm una precisa scelta stilistica.

Accanto a D'Amico troviamo i lavori di Pablo Echaurren, uno degli artisti italiani contemporanei più originali ed eclettici. La sua produzione si è sviluppata all’insegna della contaminazione fra generi, fra alto e basso, arte e arti applicate, secondo un approccio progettuale, manuale e mentale, tipico del laboratorio. Ne discende un’idea dell’artista come artefice e inventore a tutto campo (pittura, ceramica, illustrazione, fumetto, scrittura, video), indifferente agli steccati e alle gerarchie che solitamente tendono a comprimere la creatività.

L’esposizione di circa 200 opere è arricchita dall’uscita del libro Il piombo e le rose – Utopia e creatività del movimento, editato da Postcart, dalla proiezione di filmati e da una postazione informatica per la consultazione di stampa e quotidiani dell’epoca.

Noi abbiamo intervistato il curatore, Gabriele Agostini, che ha ripercorso per noi quell' anno e quell' epoca e provato a spiegarci perchè ci sembri così lontana e perchè sia così poco ricordata.

’77 una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren

Il servzio è stato realizzato da Rai Cultura in occasione della mostra 77 una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren" al Museo di Roma in Trastevere,  2017.