Il libro degli outsiders
Storie di artisti del '900 poco conosciuti o dimenticati
Alfredo Accatino, figlio del pittore Enrico, è uno dei più noti e premiati creativi italiani, ma è soprattutto un appassonato d'arte col dono di una grande curiosità. Per questo da anni gira per mercatini delle pulci, rigattieri, antiquari etc alla ricerca di opere di artisti sconosciuti, poco noti o magari dimenticati e appena ne scopre uno si mette a seguirne le tracce come un segugio.
Ne è nato un curioso e molto seguito blog dal titolo Il museo immaginario, ma era quasi inevitabile che le tante incredibili storie che l'autore aveva raccolto, finissero anche in un libro. Era dunque atteso Outsiders, il testo pubblicato da Giunti che raccoglie, appunto, trentaquattro storie di artisti del secolo scorso che, per mille motivi, spesso legati alle tragiche vicende del secolo breve, non hanno trovato quel posto nella storia dell' arte che pure avrebbero meritato.
Sono vite e vicende artistiche che davvero colpiscono il lettore, che hanno a volte dell’incredibile e ci fanno scoprire che l’arte è un dono ingombrante.
Una biografia artistica non ha necessariamente un lieto fine e gli artisti mediocri hanno lasciato tante opere trascurabili e un capolavoro. Oppure, alcuni creatori di capolavori sono stati trascurati, perché nati nel posto sbagliato, o perché catalogati come pazzi, omosessuali, antisociali o ebrei.
E' impossibile qui ricordare tutte le storie raccolte nel libro, ma Accatino fa davvero compiere al lettore un viaggio sorprendente nel tempo e nello spazio, raccontando Cagnaccio di San Pietro, inviso al regime fascista ma di cui Hitler compra un quadro, Rembrandt Bugatti, fratello del creatore del celebre marchio automobilistico, che scolpiva solo animali o Amrita Sher, la Frida Kahlo indiana e tanti altri, tutti da scoprire.