Art Bonus salvaguarda l'arte al Museo di Capodimonte

Otto opere restaurate grazie al progetto Rivelazioni

Il Ritratto di Pier Luigi Farnese eseguito da Tiziano Vecellio nel 1546, è stato tra i primi dipinti ad essere adottato dagli imprenditori-mecenati che, attraverso la piattaforma dell'Art bonus, contribuiranno al suo restauro, consentendo anche di approfondire la conoscenza della tecnica pittorica propria del grande ritrattista veneto. Perché ogni restauro porta con sé, sempre, anche una rivelazione.

Nella terza edizione del progetto Rivelazioni – Finance for Fine Arts  (2018) di Borsa Italiana, dopo quelle di Milano con la Pinacoteca di Brera e di Venezia con le Gallerie dell’Accademia, ha scelto come campo d’azione il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, intervenendo a sostegno del patrimonio artistico italiano, attraverso un efficiente modello di collaborazione tra privati e istituzioni, che facilita la relazione tra mecenate e museo semplificando le modalità di donazione.

Sette le imprese del Sud che hanno raccolto la sfida del mecenatismo prendendosi cura dell’arte e del loro territorio, e otto i capolavori selezionati per l’intervento di restauro all’interno delle raccolte della reggia partenopea.

Le opere spaziano dal Rinascimento al Settecento, dal paesaggio di matrice mitologica alla ritrattistica e all’arte sacra. Oltre alla tela di Tiziano, parte di un consistente e pregiato nucleo di dipinti dell’artista veneto, ci sono le tavole con la Natività di Luca Signorelli,  l'Annunciazione e i Santi Giovanni Battista e Andrea di Filippino Lippi, l’Adorazione del bambino di Michelangelo Anselmi e i dipinti su tela con il Ritratto dell'infante Francesco di Borbone di Elisabeth Vigée Le Brun, il Paesaggio con la ninfa Egeria di Claude Lorrain, l'Adorazione dei pastori di Giovan Battista Salvi, noto come il Sassoferrato, e La cantatrice di Bernardo Cavallino, considerato uno dei capolavori dell’intera produzione barocca napoletana.