Giorgio de Chirico e Alceste

La rivelazione di una storia d'amore ferrarese

Nel 2016, si è scoperta una storia d’amore, fino ad allora inedita, tra Giorgio de Chirico e la ferrarese Antonia Bolognesi, grazie al ritrovamento di ben 104 lettere che giacevano in una soffitta a Ferrara. Il nipote di Antonia, Eugenio Bolognesi, ha trovato le missive scritte per mano del Pictor Optimus, lettere di un de Chirico estremamente romantico che scrive quasi quotidianamente alla donna sua promessa sposa.

Eugenio Bolognesi, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, ha raccolto le lettere scritte dal giovane pittore, associandole anche ad alcune bozze di risposta da parte della prescelta, stralci che testimoniano la motivazione per cui, ad un certo punto, il rapporto si era interrotto

Il plico di lettere, conservato per  anni dalla stessa Antonia, dimostra come, malgrado l’interruzione della relazione, l’amore di lei sia rimasto vivo per molti anni. Tra le carte conservate, infatti, alcuni documenti testimoniano i tentativi continui della giovane donna per riallacciare un contatto con l’amato de Chirico.

Dal libro Alceste, una storia d’amore ferrarese. Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesi (Maretti Editore, 2016), emerge una scoperta storica di grande rilevanza.  Non si tratta soltanto della vita sentimentale di de Chirico fino ad allora sconosciuta, ma anche di molti dettagli che riguardano la creazione artistica del pittore, vissuto tra Ferrara e Roma verso la fine degli Anni Dieci del Novecento.

Ferrara, città eminentemente cubista, è diventata per me una fonte d'ispirazione e di rivelazioni
Giorgio de Chirico a Guillaume Apollinaire, 27 agosto, 1916