Gli obiettivi infiniti di Letizia Battaglia

Letizia Battaglia è una fotografa conosciuta soprattutto per i suoi scatti che ritraggono le vittime e i personaggi del mondo mafioso.
In quest'intervista ci racconta come è nata a la sua passione per la fotografia. Tutto inizia per necessità, per dare da mangiare ai suoi tre figli, sentirsi libera di lasciare la sua città natale, Palermo, ma soprattutto la necessità di pagare l’affitto di una casa presa a Milano. Così Letizia Battaglia,  dietro l’obiettivo di una macchina fotografica,  è come se ricominciasse a vivere, riuscendo a trovare la vera se stessa e ad esprimere le sue emozioni attraverso i suoi lavori.   

Non solo “Fotografa della mafia” ma anche testimone della vita e della società del nostro Paese, Letizia Battaglia è riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea per i suoi scatti saldamente presenti nell’immaginario collettivo e per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia.

Non basta avere una macchina fotografica, dietro la macchina fotografia ci sei tu, e tu, con tutta la tua ricchezza che hai dentro, ti mescoli al mondo con un semplice click.
Letizia Battaglia
 

Un album ininterrotto che passa dalle proteste di piazza a Milano negli anni Settanta al volto di Pier Paolo Pasolini, dai tanti morti per mafia, alla inconsapevole eleganza delle bambine del quartiere della Cala a Palermo. E poi le processioni religiose, lo scempio delle coste siciliane, i volti di Piersanti Mattarella, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fino a l'arresto  del  feroce boss Leoluca Bagarella.

Un ritratto a 360 gradi per restituire l’intensità che caratterizza tutto il suo lavoro: dagli scatti all’impegno politico, dall’attività editoriale a quella teatrale e cinematografica sino alla recente istituzione del Centro Internazionale di fotografia a Palermo. 

L'intervista è stata realizzata nel mese di marzo 2016 in occasione della mostra Letizia Battaglia. Per pura passione al Museo MAXXI, Roma