Jean-Michel Basquiat

Una mostra a Milano

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        Il servizio è stato realizzato da RAI Cultura in occasione della mostra Jean-Michel Basquiat, al MUDEC, Museo delle Culture di Milano nell'inverno 2016/2017.

        La mostra, a cura di Gianni Mercurio e Jeffrey Deitch, s’inserisce nel percorso culturale che mette in relazione le collezioni etnografiche del Museo e la cosiddetta “arte primitiva” con i principali movimenti artistici del XIX e del XX.

        La  vita e le opere di Basquiat  riescono a trasmetterci la profonda contraddizione degli anni in cui ha vissuto e l’estrema fragilità della condizione. Il percorso della mostra è pensato con due chiavi di lettura: quello geografico legato ai luoghi che hanno segnato il percorso artistico di Basquiat e quello cronologico.

        L’esposizione presenta circa 100 lavori realizzati tra il 1980 e il 1987 e accosta opere di grandi dimensioni, disegni, foto, collaborazioni con l’amico Andy Warhol e una serie di piatti di ceramica nei quali, con ironia, Basquiat ritrae personaggi e artisti di ogni epoca: opere caratterizzate dall’uso di materiali poveri e da un segno grafico inconfondibile, pieno di rabbia, provenienti in larga parte della collezione di Yosef Mugrabi, a cui si aggiungono alcune opere da altri prestatori privati.  

        Jean-Michel Basquiat  ebbe un ruolo centrale nella storia contemporanea americana perché capace di intrecciare, unico per quei tempi, l’energia urbana dannata di New York con le sue radici segnate dalla schiavitù e dalla diaspora e  la sua arte fu un ponte di collegamento tra le diverse culture nella generazione dei suoi artisti coetanei. In modo diretto e apparentemente infantile Basquiat è stato in grado di portare all’attenzione del grande pubblico tematiche essenziali sull’identità umana e sulla questione dolorosa e aperta della razza.  

        La breve ma intensa carriera di Basquiat si è conclusa con la morte prematura all'età di soli ventisette anni nel 1988.

         

         

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