L'Ara com'era

L'Ara Pacis raccontata con la realtà aumentata

Storia e tecnologia si incontrano per una visita immersiva e multisensoriale dell’Ara Pacis fine alla fine del 2019.

L’Ara com’era è il primo intervento sistematico di valorizzazione in Realtà Aumentata e virtuale del patrimonio culturale di Roma Capitale, nello specifico di uno dei più importanti capolavori dell’arte romana, costruito tra il 13 e il 9 a.C. per celebrare la Pace instaurata da Augusto sui territori dell'impero. Sovrapponendo elementi virtuali alla percezione visiva, è possibile assistere ad un racconto multimediale, comprendere l’aspetto originario e la funzione dell’altare e osservare le trasformazioni del Campo Marzio settentrionale, l’area di Roma prescelta da Augusto per celebrare il proprio potere e dove originariamente era stata edificata l’Ara Pacis. 

E’ da tempo che noi cerchiamo di integrare la visita con tutti gli strumenti utili per aumentare l’emozione e per immergere il visitatore nella conoscenza dei monumenti di Roma Antica. Ara Pacis si presta molto bene a una stratificazione di racconti, una story-telling che integra la visione del monumento con il significato che aveva nell’epoca Augustea.  
Claudio Parisi Precicce, Sovrintendente ai Beni Culturali di Roma

L’Ara com’era presenta un’innovativa esperienza di Realtà Aumentata unica nel suo genere e realizzata dalla società ETT. Utilizzando particolari visori e la fotocamera dei device in essi inseriti, elementi virtuali ed elementi reali si fondono direttamente nel campo visivo dei visitatori che potranno rivivere la Roma di circa 2000 anni fa.
Cittadini e turisti hanno ora l’occasione di assistere all’innovativo racconto sull’Ara Pacis e sulle origini di Roma che, combinando riprese cinematografiche dal vivo, ricostruzioni in 3D e computer grafica, consente una completa immersione nell'antico Campo Marzio settentrionale dove può assistere alla prima ricostruzione in realtà virtuale di un sacrificio romano. 

La realtà aumentata al solito, fino ad ora, è stata fruita mediante degli smartphone o degli tablet, qua per la prima volta riusciamo a dare al visitatore il suo intero campo visivo coinvolto in una giunta di elementi virtuali alla sua visione del reale.    
iovanni Landi, responsabile sviluppo Virtual Reality, ETT.

Un’implementazione che arricchisce la narrazione e crea un impatto emozionale più profondo con il pubblico. I visitatori vengono catapultati indietro nel passato per riviverlo da una posizione privilegiata. Immersi in un ambiente a 360° possono ammirare l’Ara Pacis mentre ritrova i suoi colori originali: una “magia” resa possibile da uno studio sperimentale realizzato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali nel corso di oltre un decennio che ha portato a una ricostruzione ipotetica ma con la massima approssimazione consentita.  Il colore non è la sola sorpresa ad accogliere i visitatori che possono ‘galleggiare’ in volo sull’altare, planare sul Campo Marzio e assistere al sacrificio, compiuto da veri attori, rimanendo sempre al centro della scena. 

L’Ara com’era è in programma secondo il calendario sotto indicato, dura circa 45 minuti ed è disponibile in 5 lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Il progetto, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzato da Zètema Progetto Cultura, è stato affidato ad ETT SpA. Il coordinamento, la direzione scientifica, i testi e la sceneggiatura  sono a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. L’interpretazione dei personaggi è affidata alle voci di Luca Ward e Manuela Mandracchia.

Il servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2016.