Vadim Fishkin

La luce incantevole

L’opera intrigante di Vadim Fishkin artista russo che vive da anni a Lubiana, si muove all’interno di una ricerca strettamente connessa alla sfera scientifica e agli avanzamenti tecnologici del XXI secolo, con una forte componente ironica.

L’opera intrigante di Vadim Fishkin  artista russo che vive da anni a Lubiana, si muove all’interno di una ricerca strettamente connessa alla sfera scientifica e agli avanzamenti tecnologici del XXI secolo, con una forte componente ironica.

Uso molto spesso la luce nelle mie creazioni perché è una materia molto intrigante. E’ una materia molto effimera e allo stesso tempo molto concreta. Tutt’oggi nemmeno i fisici riescono a definirla in modo semplice. Non è composta solo di onde, ma anche di particelle e quindi anche la meccanica quantistica entra nel discorso.    
Vadim Fishkin 

Molti dei suoi lavori sono incentrati sull’elemento della luce, con la quale gioca, separando l’ombra dall’oggetto illuminato. L’artista innesca così una riflessione che, partendo da considerazioni di carattere scientifico, sfocia in un discorso metafisico e solleva questioni circa la natura umana, la sua caducità e l’impossibilità di governare e comprendere l’esistenza. L’inclinazione ludica delle sue installazioni, spesso pervase da fascinazioni afferenti alla sfera della magia e dell’illusione, ci trasporta in uno stato mentale che invita a riflettere sull’inganno visivo della nostra società attuale.

Se vedi un’ombra significa che da qualche altra parte ci sia una luce e viceversa Ma a volte io le separo e entrambe vivono la loro propria vita e mi interessa accostare le due realtà per provocare un contrasto.    
Vadim Fishkin 

Rai Cultura ha incontrato l’artista in occasione della 57esima Biennale d'Arte di Venezia, dove ha presentato l’opera Doorway, una porta verso un altrove indefinito, nel Padiglione del Tempo e dell’Infinito.