Sabine Kacunko: La vita invisibile del Colosseo
Un ponte tra scienza e arte
Sabine Kacunko è un’alchimista tedesca che usa la fotografia, il video, l’installazione e la performance come mezzi di espressione. Le sue opere si basano su fenomeni biologici, medici e chimici che lei interpreta mescolando la fragilità organica nel tempo e nello spazio con un forte e sottile rigore concettuale. Alla base della poetica dell'artista si cela una vita continuamente ostacolata da drammi familiari in cui il demone della malattia ha sempre vegliato sulle persone a lei care.
Così Sabine Kacunko ha voluto creare un evento, patrocinato dall'UNESCO, che ha come protagonisti i batteri che letteralmente vivono l’emblema del patrimonio dell’umanità: il Colosseo. I processi naturali degli agenti patogeni sono emersi del monumento grazie alla performance dell’artista: sulle pareti del Colosseo infatti è stata proiettata, su scala monumentale e in tempo reale, la vita invisibile del monumento.
Lo scopo dell’artista è di creare un ponte tra scienza e arte, proponendo una visione sui miracoli che accadono nel microcosmo del nostro patrimonio culturale.
Il più grande anfiteatro del mondo è diventato così, in base allo scopo artistico, un modello con un potenziale strategico per promuovere e dare origine alla cooperazione interdisciplinare, al fine di approfondire l'impatto congiunto sulle società e il loro patrimonio, naturale e culturale, comune.
Il servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2015.