Le metamorfosi di Santiago Calatrava

Gli spazi multiformi dell'architetto spagnolo

Architetto di fama internazionale, Santiago Calatrava è anche pittore, scultore, scenografo. Da questa complessa attività, che abbraccia tutte le forme artistiche, ha origine l’esposizione allestita presso il Braccio di Carlo Magno nella Città del Vaticano. Circa centoquaranta lavori, che comprendono un selezionato nucleo di modelli architettonici, accompagnati da studi preparatori e da dipinti, nati da una vena creativa del tutto autonoma dalla genesi dei progetti stessi e da una ricca antologia di sculture realizzate in marmo, bronzo, acciaio, legno, alabastro.

Penso che la tesi della mostra sia molto chiara: si vede come questo mio lavoro persistente nello studio, nel disegno e nelle sculture sia la matrice che muove anche l’opera architettonica. Per me è una bellissima cosa che sia stato riesaminato dal punto di vista di uno storico dell’arte.
Santiago Calatrava

Dai celebri ponti, opere simbolo che incarnano l’audacia stilistica di Calatrava, agli edifici sacri, ai quali la mostra dedica un’attenzione particolare, alle monumentali sculture animate dalla luce o da ingegnosi meccanismi, questo percorso attraverso spazi e superfici multiformi rivela come l’intero universo espressivo dell'architetto spagnolo renda vita dalla figura umana e possa essere interpretato come una trasfigurazione poetica delle forze della natura. 

Gli aspetti dell’architettura sacra non sono così noti al grande pubblico perché, nonostante Calatrava abbia fatto molti progetti in quell’ambito, attualmente, solamente una è in corso di realizzazione: la chiesa greco-ortodossa di St. Nicholas, nell’area di Ground Zero a New York. È l’unico edificio religioso distrutto l’11 settembre del 2001. La chiesa nasce da una tradizione bizantina, che Calatrava ha declinato, dando importanza, soprattutto, alla cupola: unico elemento circolare in quest’area dominata dai grattacieli. 
Micol Forti, curatrice della mostra


Questo servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2014, in occasione della mostra Santiago Calatrava. Le Metamorfosi dello spazio. Città del Vaticano, Braccio di Carlo Magno.