Matteo Basilé

Le potenzialità espressive della computer art

Tra i primi a scoprire le potenzialità espressive della computer art, il fotografo Matteo Basilé, nato a Roma nel 1974, contamina la tecnologia con le suggestioni della tradizione artistica italiana, costruendo immagini oniriche e surreali.
La luce, i colori, le inquadrature di Caravaggio e la sontuosa scenografia del barocco romano, ma anche il nitore dei fiamminghi e i personaggi deformi di Velázquez, animano gli scatti e i video dell'artista, dove si fondono scultura e architettura, pittura e cinema.

L'utilizzo del computer è sempre più invisibile, per quello che oggi mi sento un fotografo puro anche se lavoro sempre col digitale.
Matteo Basilé

Sospesi tra culto della bellezza e vocazione narrativa, i lavori di Basilé mettono in scena un'umanità anonima, trasfigurata attraverso i molteplici riferimenti iconografici, ma sempre al centro della ricerca dell'artista. Santi, folli, guerrieri, mostruose creature oppure volti arcaici come quelli catturati nei recenti viaggi nel sud est asiatico, dove il fotografo italiano ha trovato nuovi impulsi per raccontare quel mistero che è proprio dell'esistenza dell'uomo.

Racconto storie che parlano di uomini, santi, folli: storie senza tempo perchè la mia fotografia non ha riferimenti temporali.
Matteo Basilé