Peggy la divoratrice
Carismatica, spregiudicata, con l'intuito per l'arte
Figlia di Benjamin, morto sul Titanic, nipote di Solomon, il collezionista fondatore del Guggenheim di New York, Peggy era una divoratrice. Divoratrice di uomini (tutti intellettuali, da Max Ernst a Samuel Beckett), di artisti, opere, nuovi talenti (scopre Jackson Pollok). Ricca di famiglia, di origine ebraica, spregiudicata, con uno straordinario intuito per l’arte, sposa Laurence Vail, un pittore squattrinato che la introduce nei salotti bohemien della Parigi dadaista. Conosce Man Ray, Brancusi e Duchamp. Qui comincia la sua fortuna: apre una galleria con Jean Cocteau, lancia nuovi talenti e riesce sempre a cavalcare il mercato dell’arte, iniziando a mettere insieme una collezione di capolavori. Nel 1948 acquista Palazzo Venier dei Leoni, sede della Fondazione Peggy Guggenheim a Venezia, e si stabilisce sul Canal Grande con il suo esercito di cagnolini.
Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro.
Peggy