Sophie Calle

L'arte fatta di assenza e di addii

Mentre accettava l’invito a rappresentare la Francia alla 52ma Biennale di Venezia, del 2007, una telefonata sull’altra linea la avvertiva che la madre stava morendo. Così Sophie Calle decide di documentare con un video gli ultimi minuti di vita di sua madre, questo perché era ossessionata dall'assenza. 

Calle è un'artista tra le più amate del nostro tempo, un'icona della modernità. La Francia le ha affidato il padiglione della Biennale di Venezia del 2007: lei lo ha dedicato a raccontare come finisce un amore. Ha proiettato i video di molte delle 107 donne che leggono la mail di addio del suo amante. Perché lo ha fatto? Ecco le motivazioni:

Ho ricevuto una mail di rottura. Non ho saputo rispondere. Come se non fosse indirizzata a me. Terminava con le parole: Abbia cura di sé. Ho preso la raccomandazione alla lettera. Ho chiesto a 107 donne, scelte in base al loro mestiere, di interpretare questa lettera da un’angolazione professionale. Analizzarla, commentarla, recitarla, danzarla, cantarla. Esaurirla. Capire al posto mio. Rispondere per me. Un modo di prendere tempo per rompere. Prendermi cura di me.

   Il testo dell'email ricevuta da Sophie Calle:

Sophie è da qualche tempo che voglio scriverle e rispondere alla sua ultima email.
E’ vero che ritenevo fosse meglio parlarle e dirle a voce quel che ho da dirle.
Lo farò almeno per iscritto.
Come ha potuto vedere in questo periodo io stavo male.
Una sorta di tremenda angoscia contro la quale non posso fare granchè se non procedere impeterrito per tentare di batterla in velocità.
Quando ci siamo incontrati lei aveva posto una condizione: non diventare la quarta.
Quindi io avevo promesso di non vedere le altre.
Credevo che questo sarebbe bastato
Credevo che il suo amore e il fatto di amarla sarebbero bastati a farsì che sempre l’angoscia che mi spinge a cercare altrove si placasse.
Ma le cose sono peggiorate.
Quindi questa settimana ho ripreso a chiamare le altre.
Lo so cosa significa per me, in quale ciclo mi trascinerà.
Non le ho mai mentito, non comincerò a farlo oggi.
All’inizio della nostra storia lei aveva posto un’altra regola, il giorno in cui no due avessimo smesso di essere amanti, per me non ci sarebbe stata la possibilità di vederla.
Sa bene come questo vincolo non possa che apparirmi devastante ed ingiusto perchè lei continua a vedere PRR.
Oggi, però, è possibile commisurare l’importanza della mia decisione dal fatto che io sia pronto a sottostare al suo volere.
Quando invece non vederla più, non parlarle più, non cogliere più il suo sguardo sulle cose e sugli esseri, nella sua dolcezza su di me mi mancheranno infinitamente.
Qualunque cosa accada, sappia che non smetterò mai di amarla nel modo che è stato il mio dal momento in cui l’ho conosciuta, e che si protarrà in me e non morirà.
Ma oggi sarebbe una orrenda buffonata tenere in vita una situazione per entrambi difficile ed insanabile.
Ma sappia che quello che io provo per lei e quello che lei prova per me è l’ultimo pegno di quel che fu tra di noi e che resterà unico.
Avrei tanto voluto che le cose andassero in un altro modo.
Abbi cura di sé.