Torino celebra Van Dyck
Una mostra per l' allievo di Rubens
Save The Date, il programma di RAI5 in onda il venerdì alle 23:00 che illustra la settimana culturale italiana, presenta la mostra Van Dyck. Pittore di Corte, fino al 17 marzo ai Musei Reali di Torino. Intervistata la curatrice Annamaria Bava. Esposti ritratti e opere provenienti dai musei italiani e stranieri a testimonianza del rapporto che Van Dyck ebbe con le corti più importanti del XVII secolo, italiane ed europee. L’artista fiammingo deve la sua fama soprattutto ai ritratti, quali la Marchesa Elena Grimaldi Cattaneo, il Cardinale Bentivoglio, Il principe Tomaso di Savoia Carignano a cavallo, Carlo I e la regina Enrichetta Maria, che esercitano ancora oggi un grande fascino.
Le Sale Palatine della Galleria Sabauda ospitano dunque una mostra dedicata ad Antoon van Dyck, il miglior allievo di Rubens, che rivoluzionò l’arte del ritratto del XVII secolo. All’artista fiammingo i Musei Reali di Torino dedicano una grande esposizione incentrata sulla sua vastissima produzione di ritratti e non solo, con opere provenienti dai musei italiani e stranieri più prestigiosi.
Avere a corte un artista importante, un artista di fama eccelsa significava anche rendere la corte più grande , più importante anche agli occhi degli altri concorrenti, cosi' come era importante creare delle grandi collezioni all' interno delle proprprie residenze.
Annamaria Bava
La mostra Van Dyck. Pittore di corte intende far emergere l’esclusivo rapporto che Van Dyck ebbe con le corti più autorevoli, italiane ed europee, per le quali dipinse innumerevoli ritratti. Capolavori unici che, attraverso un’arte raffinata e preziosa, diventano mezzo esclusivo per conoscere il fastoso universo seicentesco.
Sebbene abbia eseguito molte opere di carattere storico e religioso, Van Dyck deve infatti la sua fama di grande artista ai ritratti che con la loro naturalezza e spontaneità, con la cura estrema nella resa dei materiali preziosi come sete e merletti, con la pennellata impalpabile che crea atmosfere vibranti e seducenti, esercitano ancora oggi un fascino irresistibile.