Centosei anni e non sentirli

L'arte senza tempo di Laura Marcucci Cambellotti

E' davvero una bella storia di arte e passione quella di Laura Marcucci Cambellotti che, arrivata alla bella età di 106 anni, che peraltro è ben lungi dal dimostrare, espone ora i suoi lavori nella rafffinata cornice delle Scuderie Aldobrandini di Frascati, vicno Roma. Già il cognome dirà qualcosa a chi ama l' arte; il  padre, Alessandro Marcucci, pedagogista e artista lui stesso  si dedicò all’organizzazione delle scuole per contadini dell’Agro Romano, Duilio Cambellotti era  suo suocero e Giacomo Balla suo zio, ed è proprio il caso di dire che buon sangue non mente.

Lo potrà ben comprendere chiunque decida di visitare l' esposizione che raccoglie oltre 60 opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, tra ritratti e autoritratti, paesaggi, nature morte, disegni a matita, penna e china, incisioni, arazzi ad ago, ceramiche, gioielli. L' allestimento comprende anche  una sezione espositiva e documentaria dedicata all'archivio fotografico di famiglia e alle personalità con cui Laura si è relazionata sin da bambina, con grande affetto e curiosità di apprendere. Una chicca: sono esposti anche tre collier di scena realizzati per il film Cleopatra del 1963.

L'evento rende omaggio a una donna che oggi, alla splendida età di centosei anni compiuti, vive con immutato entusiasmo l’attesa di una nuova “personale” e a un’artista che ha attraversato il Novecento e fatto propri l’incanto del Realismo magico, l’energia del tardo futurismo e il lirismo dell’astrazione talora assoluta.

 La mostra, che ospita anche opere di Duilio Cambellotti, Giacomo Balla e Alessandro Marcucci, testimonia il procedere di un secolo che scorre e ,in controluce, la storia delle donne. Una storia non strillata, una storia semplicemente vissuta, costruita quotidianamente nella certezza e nella consapevolezza delle proprie capacità.

La rassegna su Laura Marcucci Cambellotti, dunque vuole narrare come con sobria determinazione il suo essere artista si sia imposto nella sua vita, preludendo al percorso di tante donne che oggi fanno dell’arte il proprio posto nel mondo.


 

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