Chiese a porte aperte
Un'app per scoprire l'arte sacra in Piemonte e in Valle d'Aosta
Il significativo patrimonio culturale ecclesiastico del Piemonte e delle Valle d’Aosta è stato interessato, nel recente passato, da importanti lavori di studio, restauro e manutenzione straordinaria. Rendere praticabile questo patrimonio e offrire un’esperienza di visita consapevole è l'obiettivo del Portale Città e Cattedrali, che ha messo in rete oltre cinquecento edifici ricchi di storia e arte sacra.
Il progetto, ideato dalla Fondazione CRT e dalle Diocesi del territorio, in collaborazione con la Regione Piemonte e gli organi periferici del MIBACT, continua a crescere attraverso le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Con l’applicazione informatica Chiese a porte aperte, una modalità innovativa, unica in Europa, si ampliano le opportunità di accesso alla conoscenza dei beni del territorio piemontese: chiese, santuari, cappelle di antichi borghi, talvolta difficilmente raggiungibili e considerati minori, potranno essere visitati in autonomia e in condizioni di sicurezza, anche in assenza del presidio dei volontari.
Dopo la sperimentazione avviata con successo sui primi due “beni-test”, la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo in Provincia di Cuneo (Diocesi di Mondovì) e la Cappella di San Sebastiano a Giaveno (Diocesi di Torino), il sistema di apertura automatizzata viene esteso ad altri siti: la Chiesa di San Salvatore a San Damiano Macra; la Cappella di San Giulio a Lemie di Lanzo; l’Oratorio di San Michele a Serravalle Langhe; la Cappella di San Rocco a Mombarcaro; il Santuario di N. S. del Tavoleto a Sommariva Perno; la Cappella di San Sisto a Bardonecchia (Melezet); la Cappella di Notre Dame de Coignet a Bardonecchia (Les Arnauds); la Cappella di Sant’Andrea delle Ramats a Chiomonte; la Confraternita di San Francesco a Santa Vittoria d’Alba; la Cappella di San Bernardino a Lusernetta; la Chiesa di Santa Maria di Missione a Villafranca Piemonte.
Come dichiara il Delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Piemontese mons. Derio Olivero:
Il progetto avviato si pone a supporto del ruolo dei volontari, motore ed elemento fondamentale del sistema di valorizzazione di Città e Cattedrali, che si sono formati e sono maturati nella consapevolezza del percorso di crescita delle comunità locali e nel senso di appartenenza dei beni culturali e del paesaggio.
Il progetto, ideato dalla Fondazione CRT e dalle Diocesi del territorio, in collaborazione con la Regione Piemonte e gli organi periferici del MIBACT, continua a crescere attraverso le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Con l’applicazione informatica Chiese a porte aperte, una modalità innovativa, unica in Europa, si ampliano le opportunità di accesso alla conoscenza dei beni del territorio piemontese: chiese, santuari, cappelle di antichi borghi, talvolta difficilmente raggiungibili e considerati minori, potranno essere visitati in autonomia e in condizioni di sicurezza, anche in assenza del presidio dei volontari.
Dopo la sperimentazione avviata con successo sui primi due “beni-test”, la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo in Provincia di Cuneo (Diocesi di Mondovì) e la Cappella di San Sebastiano a Giaveno (Diocesi di Torino), il sistema di apertura automatizzata viene esteso ad altri siti: la Chiesa di San Salvatore a San Damiano Macra; la Cappella di San Giulio a Lemie di Lanzo; l’Oratorio di San Michele a Serravalle Langhe; la Cappella di San Rocco a Mombarcaro; il Santuario di N. S. del Tavoleto a Sommariva Perno; la Cappella di San Sisto a Bardonecchia (Melezet); la Cappella di Notre Dame de Coignet a Bardonecchia (Les Arnauds); la Cappella di Sant’Andrea delle Ramats a Chiomonte; la Confraternita di San Francesco a Santa Vittoria d’Alba; la Cappella di San Bernardino a Lusernetta; la Chiesa di Santa Maria di Missione a Villafranca Piemonte.
Come dichiara il Delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Piemontese mons. Derio Olivero:
L’app Chiese a porte aperte gestisce molteplici operazioni, dalla prenotazione della visita all'apertura automatizzata della porta e una volta effettuato l’accesso tramite QR si viene guidati alla scoperta del bene al suo interno attraverso un’installazione multimediale costituita da una narrazione di carattere storico, artistico e devozionale.I luoghi scelti sono tesori che riceviamo dai nostri avi. Nostro compito è mantenerli vivi. L'iniziativa mira a rispettare la tradizione trasmettendola.
Il progetto avviato si pone a supporto del ruolo dei volontari, motore ed elemento fondamentale del sistema di valorizzazione di Città e Cattedrali, che si sono formati e sono maturati nella consapevolezza del percorso di crescita delle comunità locali e nel senso di appartenenza dei beni culturali e del paesaggio.
Foto in copertina: Santuario della Madonna del Tavoleto, Sommariva Perno (CN) Diocesi di Alba