L'omaggio all'universo di Louise Nevelson

Una scultura dell'artista commentata da Bruno Corà

Bruno Corà, curatore della mostra dedicata dalla Fondazione Roma Musei a Louise Nevelson, presenta l'opera Homage to the Universe, realizzata dalla scultrice americana nel 1968. Omaggio all'Universo, nel suo genere, è una delle opere più importanti di questo artista considerato anche il respiro dimensionale, poichè misura circa 9 metri di base e 300 centimetri di altezza. L'opera esprime la quintessenza dell'arte dell'assemblaggio, composta da oggetti di legno, cassette, contenitori, box. Ma l'innovazione non sta tanto nell'aver utilizzato oggetti di questo tipo, già peraltro presenti nel mondo nell'arte, quanto di aver realizzato un volume complesso, uno spazio-ambiente, tale da suscitare nell'utente un senso di spazialità musicale.

C'è un ritmo in questa composizione, ci sono scatole mute, della pause e poi ci sono dei vuoti, delle ombre, dei ritmi di luce: questo compone il linguaggio della Nevelson.
Bruno Corà

Quest'opera è un omaggio allo spazio cosmico, ma la componente spaziale non è isolata bensì associata a quella del tempo, della memoria, del vissuto. Il cocnetto di teatro della memoria diventa prepotente, si palesa in modo molto forte.

Anywhere I found wood I took it home and started working with it.. to show the world that art is everywhere, except it has to pass through a creative mind.
Louise Nevelson