Dopo cento anni de Chirico torna a Ferrara

Metafisica e Avanguardie

Il servizio è stato realizzato da Rai Cultura in occasione della mosrtra De Chirico a Ferrara. Metafisica ed avanguardia allestita a Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 2015.

L'arte deve creare sensazioni sconosciute in passato; spogliare l'arte dal comune e dall'accettato... sopprimere completamente l'uomo quale guida o come mezzo per esprimere dei simboli, delle sensazioni, dei pensieri, liberare la pittura una volta per tutte dall'antropomorfismo... vedere ogni cosa, anche l'uomo, nella sua qualità di cosa
Giorgio de Chirico

A cento anni dalla loro creazione tornano a Ferrara i rari capolavori metafisici che Giorgio de Chirico dipinse nella città estense tra il 1915 e il '18.
Quando l'Italia entrava in guerra, de Chirico e il fratello Alberto Savinio lasciavano Parigi per arruolarsi nell'esercito ed essere assegnati al ventisettesimo reggimento di fanteria di stanza nella città emiliana.

Colpito dalla bellezza di Ferrara, de Chirico la rende protagonista di alcuni dei suoi quadri più famosi nei quali il Castello Estense o le grandi piazze svolgono un ruolo fondamentale

La mostra, che indaga ed approfondisce le peculiarità artistiche e culturali di quel periodo importante per l'arte italiana ed europea, documenta anche la profonda influenza che questi quadri ebbero sui colleghi Carlo Carrà e Giorgio Morandi, così come sulle avanguardie europee del Dadaismo, del Surrealismo e della Nuova Oggettività.
Inoltre, l'esposizione presenta la più completa rassegna di opere dipinte da de Chirico e Carrà mentre, nel 1917, erano ricoverati a Villa del Seminario, l'ospedale psichiatrico militare per la cura delle nevrosi di guerra.
L'influenza capillare della pittura metafisica sulle avanguardie europee del dopoguerra è ben documentata da una serie di opere di Man Ray, Magritte, Dalì, Max Ernst ed altri.
L'esposizione, è qui raccontata da Maria Luisa Pacelli (direttrice di Palazzo dei Diamanti), che illustra le caratteristiche specifiche della pittura metafisica di de Chirico negli anni ferraresi e da Gerd Roos (curatore della mostra), che svela un curioso dettaglio di una celebre tela esposta.

La potenza intellettuale di un uomo si misura dalla dose di umorismo che è capace di utilizzare
Giorgio de Chirico