Guggenheim, work in progress

Lo spazio architettonico come opera d'arte

Solomon Guggenheim, lo zio di Peggy, va in pensione per collezionare opere d'arte e nel 1937 costituisce la Guggenheim Foundation per preservare l'arte moderna. La fondazione avrà una sede d'eccezione nell'edificio progettato da Frank Lloyd Wright tra il 1943 e il 1959. Sarà l'ultimo progetto del grande architetto, una spirale bianca in contrasto con i grattacieli di Manhattan, un edificio che avrebbe fatto sembrare il vicino Metropolitan Museum simile a una baracca Protestante, secondo Wright.

Noi dobbiamo costruire edifici più grandiosi su una base più solida, un ideale di architettura organica che si accordi con l'ideale della vera democrazia.
Frank Lloyd Wright

Le critiche che seguono l'inaugurazione si scagliano sul virtuosismo di Wright, poco attento alle finalità dell'edificio. Il corridoio a spirale, le pareti curve e non perpendicolari, il vuoto centrale (spazio tolto alle opere d'arte), fanno intuire la difficoltà dei futuri allestimenti. Dove sarebbero stati appesi i quadri? Con il passare dei decenni, ogni artista ha dato la sua risposta interpretando lo spazio come opera d'arte.

Pensare semplice, come era solito dire il mio vecchio maestro, significa ridurre l'intero delle sue parti ai minimi termini, tornando indietro ai primi princìpi.
Frank Lloyd Wright