Il giardino italiano: la simbologia delle forme

La trasformazione dall'epoca romana fino a quella feudale e preumanistica

Parliamo dell’architettura dei giardini nella sua evoluzione e trasformazione a partire dall’epoca romana fino a quella feudale e preumanistica.
Nell’organizzazione spaziale tradizionale del giardino, il quadrato ed il cerchio sono le forme geometriche predominanti. L’uso del cerchio, secondo lo psicologo svizzero Carl Gustav Jung, sarebbe indicativo del bisogno della mente di trovare in se stessa il proprio centro. La stessa aspirazione potrebbe essere alla base del significato simbolico del giardino.
In epoca romana, sotto l’influenza della cultura orientale ed ellenistica, esso divenne luogo principalmente di svago. La contaminazione fra le due culture, quella romana e quella greca, è evidente nella Villa di Tivoli, voluta dall’imperatore Adriano.
Nel Meridione d’Italia è la civiltà araba ad influire sul culto dei giardini. Di questa influenza è un esempio significativo il giardino di S.Giovanni degli Eremiti a Palermo. Presso la società feudale si diffonde l’amore per i giardini come luogo di delizie, scenario simbolico dell’incontro fra la dama ed il cavaliere. Nei borghi medievali, accanto alle piante utili, trovano posto anche i fiori.