Renato Guttuso: natura morta

Cosa c'è dietro ad un peperone

Protagonista del video Renato Guttuso (Bagheria, Palermo 1911 – Roma 1987) intento a dipingere una natura morta. Durante l’esecuzione estemporanea Guttuso spiega quali sono le modalità con cui l’ispirazione, spesso prodotta da oggetti semplici e di uso quotidiano, si trasforma in dipinto, facendoci apprezzare l'intensità del colore e la pienezza delle forme.
Renato Guttuso si trasferì dalla Sicilia a Roma nel 1931, quando, esposti i suoi quadri alla prima mostra Quadriennale, decise di abbandonare gli studi di giurisprudenza per dedicarsi interamente alla pittura.

Ho pensato di dipingere la cosa più semplice, più facile: mostrare al pubblico come dipingo un oggetto qualsiasi, un peperone. Di solito non faccio bozzetti ma ieri sera sono entrato in trattoria, ho visto dei peperoni, li ho portati in studio e oggi li dipingo.
Renato Guttuso

Tra il 1935 e il 1927 visse a Milano, dove partecipò al vivace dibattito culturale che vi si svolgeva e dove ebbe modo di conoscere molti artisti ed intellettuali, tra cui il pittore Giacomo Manzù e il filosofo Antonio Banfi. Qui abbracciò la causa antifascista e si avvicinò al movimento artistico realista. Nel dopoguerra, periodo nel quale si schierò politicamente in modo molto netto aderendo al partito comunista, trovò nella pittura del movimento realista, di cui fu un propugnatore, la possibilità di una pittura personale e originalissima, in esplicita opposizione all’astrattismo tipico della pittura del Novecento.