Iena Kruz

Lo street artist paladino dell'ambiente

“Siamo noi che con le nostre azioni quotidiane possiamo determinare il futuro del nostro Pianeta”.

Sono parole di Federico Massa, in arte Iena Cruz, street artist milanese che realizza murales e progetti artistici sul tema della sostenibilità e tutela dell’ambiente con particolare attenzione all’effetto del cambiamento climatico e dell’inquinamento sugli ecosistemi e le specie marine.

Classe 1981, Iena ha iniziato il suo percorso a Milano nel 1997 facendo graffiti. Una passione che negli anni si è trasformata in una vera e propria vocazione artistica.
Nel 2010 si è trasferito a New York dove ha realizzato murales su facciate di palazzi e grandi superfici facendosi conoscere a livello internazionale.  
Dopo aver lavorato e lasciato opere in molte città del mondo, oggi si divide tra New York e l’Italia.

Con lui la street art non è più solo uno strumento per abbellire e riqualificare aree o quartieri degradati ma diventa anche un mezzo per smuovere le coscienze sui grandi temi della sostenibilità e della salvaguardia del nostro pianeta e un aiuto concreto per ridurre l’inquinamento e ripulire l’aria grazie all’utilizzo di una speciale pittura mangia smog chiamata Airlite.

“Hunting Pollution” realizzato a Roma nel 2018  è il primo murale green in cui Iena ha utilizzato  questa particolare vernice che cattura le polveri inquinanti trasformandole in sali inermi.
A distanza di un anno, nel 2019, arriva “Anthropoceano”   il secondo grande murale ecologico dipinto con la stessa tecnica a Milano che fa parte del progetto  No Plastic More Fun firmato Worldrise Onlus .Il nome dell’opera  è d’invenzione ma deriva dalla parola reale  Antropocene, cioè l’era geologica in cui viviamo.  L’immagine sulla facciata del palazzo racconta il nostro impatto sul mare: una piattaforma petrolifera si trova all’interno di un contenitore di plastica (per ricordarci le origini di questo materiale) che a sua volta intrappola l’ecosistema marino rappresentato da alcune delle sue creature più affascinanti. Una denuncia delle cicatrici lasciate dall’uomo sui fondali e la superficie dell’oceano. “Il mare inizia da qui”, da noi, dalle città, dalle nostre case.  E’ proprio questo  il concetto su cui si basa il progetto. Lo scopo è sensibilizzare i cittadini sul tema dell’inquinamento da plastica negli oceani cercando di far capire che ciò che accade nel mare ha origine quasi sempre dai nostri comportamenti.