Schifano e il monocromo

Viene dalla scoperta e dalla passione di Schifano

L’idea del monocromo viene dalla scoperta e dalla passione di Schifano per la fotografia. IL monocromo assume la forma dell’obiettivo della Reflex di Schifano. delle grandi carte incollate sulla tela in cui non c’è più traccia di figure ma predomina la superficie e la stesura di colori uniformi e neutri. In “Giallo cromo” la pittura a smalto è stesa sulla tela attraverso pennellate irregolari e sgocciolanti, i cui bordi della superficie sono delineati da un sottile tratto nero con gli angoli smussati.

Questo particolare evoca la struttura di uno schermo cinematografico o televisivo, o di un telaio di diapositiva. Una pittura completamente ripulita, e i monocromi erano per l’artista un modo di pulire, depurare l’arte. Sono gli anni in cui Schifano firma un contratto con una famosa galleria newyorkese. Sarebbe potuto essere l’inizio di una grande tangente artistica partita dalla Pop Art italiana, ma non fu cosi. Schifano si rifiutò di fare solo monocromi come richiesto dal mercato statunitense e tornò in Italia. Rinunciando a soldi, fama e successo planetario. Anche questo sentimento di libertà, questa sottrazione ai servilismi dell’arte resero Mario Schifano un pittore indipendente e ribelle.