Bath città neoclassica

Palladio nello stile georgiano

Philippe Daverio introduce la storia di Bath, antica città termale, situata nella contea del Somerset, vicino Londra. Ricostruita in epoca neoclassica, per la sua millenaria storia di ricchezza culturale, nel 1987 Bath è stata dichiarata dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità

Bath ospita le uniche terme naturali della Gran Bretagna. Fondata in età romana dall'imperatore Vespasiano (75 d.C.), lungo le rive del fiume Avon, la città chiamata Aquae Sulis, come l'antica dea celtica dell'acqua, era nota in tutto l'Impero e frequentata da ogni classe sociale. Il grande complesso termale, presenta diversi ambienti su due piani e conserva intatta l'intricata rete di condotti sotterranei. Alimentate da un'unica sorgente, le terme erano dotate di un sistema profondo di riscaldamento che le rendeva simili a delle saune con piscine d'acqua fredda e calda. Dagli scavi, sono rinvenuti anche impianti per massaggi e vasche per trattamenti terapeutici. A completare l'insieme, presso le Terme sorgevano due templi, uno dedicato a Sulis, l'altro alla dea romana Minerva. Nel VI secolo, l'Inghilterra fu invasa dai Sassoni e le terme scomparsero.




Nel medioevo, Aquae Sulis divenne un importante centro di lavorazione della lana e dal XII secolo, venne costruito il Bagno del Re nei pressi della sorgente, riaffermando nuovamente la città a stazione termale. L'importanza di Bath accrebbe, fu eretta una cattedrale demolita e poi ricostruita nel 1499, in stile gotico fiammeggiante. 

All'inizio del Settecento, recarsi alle acque di Bath diviene una moda. L'inaspettato successo è dovuto all'attività di una serie di personaggi che in poco tempo, trasformarono la rustica cittadina laniera in una delle stazioni termali più belle ed eleganti d'Europa, meta di aristocratici e nuovi borghesi illuminati. 

Fondamentale fu l'attività di Richard Nash (1674-1761), detto "Beau", prototipo del dandy inglese che, nel 1704, a trent'anni, fu nominato maestro di cerimonie di Bath, un alto incarico conferitogli per pianificare la vita sociale e mondana della città termale. Nash portò la sua fama fino al continente.
All'epoca, Bath era ancora una città medievale con strade strette ed edifici fatiscenti inadatti ad ospitare villeggianti di rango. La ricostruzione del luogo vide all'opera importanti artefici di un rinnovamento architettonico che si protrasse per tutta la seconda metà dell'Ottocento e che fece di Bath, una città neoclassica di gusto georgiano. La tradizione vitruviana e palladiana, aveva precedenti remoti in Inghilterra, basti ricordare la sobria Queen's House (1614-1617), nel Greenwich di Londra, dell'architetto e scenografo Inigo Jones (1573–1652), che portò l'architettura classica oltremanica dopo ripetuti viaggi studio in Italia. Questa memoria sarà codificata dall'architetto e scultore Colen Campbell (1676–1729), autore del trattato in tre tomi, Vitruvius Britannicus (1715-1725), testo di grande successo che riproponeva il classicismo a partire da progetti di Andrea Palladio. Il Pulteney Bridge (1769-1774), edificato dell'architetto ufficiale di Re Giorgio, Robert Adam (1728–1792), è un esempio dell'elaborazione dello stile palladiano settecentesco diffuso prima a Bath e poi in Inghilterra, come stava avvenendo nelle capitali europee. Il giovane Adam, che nel Grand tour romano aveva stretto amicizia con Piranesi, per quest'opera si  ispirò al Ponte Vecchio di Firenze.



Ralph Allen, milionario e mecenate, finanziò la maggior parte delle opere affidate a due architetti stimatori di Palladio, John Wood il vecchio (1704-1754) padre, e John Wood il giovane (1728-81) figlio. Il vecchio iniziò a ridisegnare  il piano urbanistico della città, proponendo una serie di centri focali, ognuno con un nominativo di romano, collegati tra loro da ampi viali. La trasformazione della fisionomia della città, iniziò con la costruzione di lussuosi complessi residenziali ed edifici pubblici. Tra i primi, i due complessi che circondano Queen Square, il Royal Circus e il Royal Crescent (1767-1775). Il Circus (1754), opera di Wood il vecchio, è una rivisitazione del Colosseo nella sua forma circolare di facciata monumentale, che circonda una piazza dalla quale ripartono tre ampi viali. John Wood il giovane, completò il progetto paterno collegando il Circus con il suo Crescent, attraverso un'arteria boulevard. Inizialmente l'edificio era detto The Crescent, "la mezzaluna", ma venne aggiunto l’aggettivo “Royal” quando il Principe Federico, duca di York e Albany, risedette per qualche tempo. 



Per la prima volta nella storia dell'architettura residenziale, il Crescent presenta una originale pianta ad ellisse con affaccio su una grandissima piazza. Questa tipologia sarà largamente utilizzata nell'Ottocento. Altro elemento innovativo, è la rilettura in chiave moderna degli elementi classici fatta dall'architetto. Wood infatti, compone 30 nuclei abitativi tutti uguali, una sorta di costruzione a schiera, dove la modularità degli ordini classicheggianti delle colonne ioniche, forma un complesso unitario molto elegante. La particolarità del Royal Crescent è la parte retrostante del complesso non progettata da Wood. Questo permise a ciascun acquirente del lotto abitativo, di erigere a proprio piacimento, mantenendo una certa continuità stilistica. Le architetture bifronti si svilupparono in tutta Bath, facciate lineari, ordinate e simmetriche, opponevano retro disordinati, con tetti a differenti altezze e finestrature di stili diversi. 

Per soddisfare l'intensa attività sociale e culturale di Bath, il giovane Wood progettò anche spazi pubblici adeguati, come le Assembly Rooms, complesso di sale da ballo e le Pump Rooms, sale per giochi, lettura e concerti munite di un ristorante con una magnifica vista sui bagni antichi

La nuova tipologia abitativa di Wood il giovane, fu ripresa e sviluppata da John Palmer (1738-1817), nel Lansdowne Crescent (1789-1793), edificio la cui pianta sinusoidale asseconda la naturale e leggera pendenza della collina. 

Foto di copertina Pulteney bridge sul fiume Avon a Bath (Somerset, Inghilterra) realizzato dall'architetto scozzese Robert Adam nel 1774