Viaggio nell'Italia del FAI

Terza parte

"Perché il figlio di tuo figlio veda l'Italia come l'hai vista tu"
Giulia Maria Crespi

Viaggio nell'Italia del FAI (di Laura Boido e Claudio Barbati, regia Claudio Barbati, Rai International, 2001) è un programma in tre puntate, prodotto a inizio millennio per far conoscere i primi 25 operosi anni del Fondo Ambiente agli italiani residenti all'estero. Realizzato con mezzi molto efficaci ed interamente presentato da Giulia Maria Crespi, ogni puntata è dedicata a una serie di siti ed opere salvati e restaurati dal FAI, tutt'oggi valorizzati con interventi di sostenibilità a impatto zero, volta a far si che ogni Bene produca le risorse necessarie al suo funzionamento e  conservazione.  

Il Giardino della Kolymbethra (Agrigento), è una concessione che la Regione Sicilia fece al FAI nel 1999. Aperto al pubblico nel 2001, questo paradiso terrestre immerso nella millenaria Valle dei Templi di Agrigento è un raro gioiello archeologico e agricolo, angolo ombroso di agrumi, mandorli e olivi secolari che fioriscono generosi da una terra celebre per la sua fertilità. Kolymbethra, caratterizzata da antichi ipogei e acquedotti Feaci del V secolo a.C. ancora in funzione, è stato oggetto di ammirazione da parte dei viaggiatori del Grand Tour fra Sette e Ottocento, e Andrea Camilleri ne dedicava un passaggio nel suo romanzo  “La pazienza del ragno” (2004).

Il Castello di Avio (Monte Vignola), donato al Fai nel 1977 dalla Contessa Emanuela di Castelbarco Pindemonte Rezzonico, mentre l'annessa Casa delle Guardie fu allora concessa della Provincia Autonoma di Trento. Da dieci secoli in posizione strategica, in vista della Val Lagarina, solcata dall’Adige, il complesso fu aperto al pubblico dal 1979. Roccaforte della nobile famiglia Castelbarco, ancora oggi si erge maestoso sul fianco della montagna entro un circuito di mura merlate con torri, oggi occupato da un rigoglioso giardino. All’interno del fortilizio, nell’alto e possente Mastio e nella piccola Casa delle Guardie, si trovano straordinari affreschi trecenteschi con vivaci scene d’amore e di guerra.

L'Abbazia di San Fruttuoso (Camogli), fu donata da Frank e Orietta Pogson Doria Pamphilj nel 1983, per essere aperta al pubblico nel 1988.  Incastonata in una placida insenatura sul mare di ligure, raggiungibile solo a piedi o in barca, l'Abbazia è immersa in un tipico borgo ligure stretto tra l'azzurro delle acque e il verde dei terrazzamenti del Monte di Portofino. L'abbazia, monastero benedettino, sorse dal X secolo su una fonte d'acqua perenne e dal Cinquecento, fu proprietà della nota e importante famiglia papale Doria Pamphilj. Il monumento che conserva storie di monaci, principi e pescatori è oggi un gioiello del patrimonio italiano.

Villa Menafoglio Litta Panza, o Villa Orrigoni Menafoglio Litta Panza, è situata a Biumo Superiore (Varese), ed è nota per la sua collezione d'arte contemporanea che il conte Giuseppe Panza di Biumo iniziò a raccogliere nel 1956 con l'acquisto della proprietà. Donata al FAI da Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo nel 1996, la villa è stata aperta al pubblico nel 2000, in una cerimonia di inaugurazione, qui documentata, che vide la presenza di Carlo Azeglio Ciampi, allora capo dello stato. Qui Giuseppe Garibaldi insediò il suo quartiere generale del Corpo dei Cacciatori delle Alpi, alla testa del quale vinse gli Austriaci nel 1859. La villa settecentesca spalanca le finestre su un magnifico giardino all’italiana che conserva uno splendido esemplare di Liriodendro o albero dei tulipani, della famiglia delle magnolie, alto più di 20 metri. Negli spazi originali d'epoca, la villa ospita la prima collezione in Europa di arte americana degli anni Sessanta e Settanta. Oltre 150 opere di artisti, per lo più Concettuali e Minimal, sono ispirate ai temi della luce e del colore, convivendo in armonia con gli spazi della villa, i raffinati arredi e le preziose raccolte di arte africana e precolombiana.