Alla scoperta del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma

Una ricca collezione di varie epoche e origini

In piazza di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, a pochi passi dalla Basilica di San Giovanni, si trova il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Il museo è all'interno della palazzina Samoggia e ospita la collezione di Gennaro Evangelista Gorga (1865 - 1957), tenore che raggiunse fama internazionale nel 1896 per l'interpretazione di Rodolfo alla prima assoluta della Bohème di Puccini al Teatro Regio di Torino.

Dopo il misterioso ritiro a soli 4 anni dall'inizio della sua carriera, Evan Gorga si dedicò interamente al collezionismo di strumenti musicali, ma anche di arredi, armi, ceramiche, arredi e giocattoli, arrivando a raccogliere nell'arco di alcuni decenni circa 150.000 pezzi. Successivamente, per ragioni economiche, Evan Gorga si dedicò maggiormente agli strumenti musicali, i quali vennero sistemati in dieci appartamenti presi in affitto in via Cola di Rienzo a Roma, senza immaginare minimamente che sarebbero diventati il principale nucleo di un museo nazionale.

Solo nel 1964 gli strumenti sono stati riuniti nell'attuale sede del museo, mentre la raccolta è stata ulteriormente ampliata con l'acquisizione di rari e preziosi strumenti, tra cui il pianoforte costruito da Bartolomeo Cristofori nel 1723, uno tra i primi esemplari in assoluto, l'arpa Barberini e il gruppo di cornamuti torti cinquecenteschi del bavarese Joerg Weier.


La collezione contiene strumenti musicali di estrema bellezza e di grande fascino, che vanno dal XVI al XIX secolo, e comprende una ricca varietà tra fiati, cordofoni, strumenti meccanici e strumenti musicali rarissimi come una glassarmonica, il cui suono è prodotto dalla vibrazioni di bicchieri di cristallo.

Con la riforma Franceschini il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali è stato inserito all'interno del Polo Regionale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli.